Tornano in piazza i lavoratori della logistica di Bologna, licenziati a maggio dalle cooperative che gestiscono i magazzini della Granarolo, per aver protestato contro il taglio di oltre un terzo della busta paga. In estate le trattative avevano portato alla firma di un accordo per il loro reintegro. Ma oggi, denunciano i facchini rappresentati dal Si Cobas, “solo nove delle 50 persone lasciate a casa sono state ricollocate. Ci sentiamo presi in giro”. Quasi 600 i lavoratori arrivati sabato pomeriggio da ogni parte d’Italia per la manifestazione, a cui hanno aderito anche i facchini dell’Ikea di Piacenza e di altre aziende dell’Emilia Romagna. Un serpentone ha sfilato per le vie del centro, con striscioni e slogan contro Legacoop e Cgil, Cisl, e Uil. “Siamo senza stipendio da 6 mesi” racconta un ex lavoratore della Granarolo arrivato dal Marocco 10 anni fa. “Tra noi c’è chi ha ricevuto lo sfratto o chi non ha soldi per fare la spesa. E poi senza lavoro rischiamo di perdere il permesso di soggiorno” di Giulia Zaccariello
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