La seduta in consiglio comunale è stata sospesa dopo che Dario Rossin (Fdi) e Gianluca Peciola (Sel) sono finiti alle mani
“Non è stata involontaria. Mi ha dato una gomitata. Ho un bernoccolo in testa. Non ho visto chi fosse. Ho visto solo una figura urlante che usava turpiloquio. Non so chi sia e non sono neanche intenzionato a conoscerlo”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato la bagarre in aula e la gomitata ricevuta dal consigliere Dario Rossin (Fratelli d’Italia).
La seduta in consiglio comunale per discutere il bilancio è stata sospesa dopo che due consiglieri, Rossin e Gianluca Peciola (Sel), sono finiti alle mani. Rossin ha dato uno schiaffo a Peciola che ha cercato di ricambiare il colpo. L’opposizione ha contestato lasciando i propri posti e avventandosi con spintoni verso gli scranni della presidenza perché il presidente Mirko Coratti non ha dato la parola ai consigliere per un voto a favore e uno contrario.
“Contesto la versione del sindaco Marino e lo invito a rivedere il video e a ritirare le sue dichiarazioni sulla volontarietà del mio gesto”, ha risposto Rossin. E ha aggiunto: “Tutti i consiglieri hanno visto la dinamica, ci sono anche le riprese video. Per impedire a Coratti di svolgere una votazione contraria al regolamento, mi hanno riferito che nello spostare il microfono di Coratti, è stato urtato il sindaco. Io non me ne sono accorto. Poi ho appreso dalla stampa l’accaduto e prontamente sono andato dal sindaco a scusarmi”.