Dal 16 al 24 novembre si è tenuta la settimana europea per la riduzione dei rifiuti (alzi la mano chi se ne è accorto). Logica avrebbe voluto che quanto meno ogni amministrazione italiana facesse qualcosa nella direzione indicata. In primis, magari, il Ministero dell’Ambiente.
In effetti, se digitate su Google “settimana dei rifiuti”, trovate la pagina del Ministero ad essa dedicata. Peccato che si riferisca a quella del 2011! Ma parlare male del Ministero dell’Ambiente è un po’ come rubare le caramelle ai bambini. Quindi passiamo oltre.
E passiamo a quel Matteo Renzi che è facile pronosticare futuro leader del Pd e magari, chissà, anche futuro Presidente del Consiglio dei Ministri. Cosa c’entra Renzi con i rifiuti? Forse perché è un rottamatore? Battutaccia…No, c’entra perché nella settimana ad essi dedicata è stata votata in consiglio comunale una mozione con cui il comune di Firenze avrebbe dovuto aderire alla strategia Rifiuti Zero.
Rifiuti Zero è una strategia che, come dice il nome, tende ad eliminare totalmente il conferimento di rifiuti in discariche ed inceneritori. Come molti sanno, il primo comune italiano ad aderire a Rifiuti Zero fu Capannori, in provincia di Lucca, che ha anche tradotto in pratica l’obiettivo che si era posto, raggiungendo e superando il 90% di differenziata nel 2012. Attualmente sono più di 200 i comuni in Italia che aderiscono a questa strategia. E nel mondo vi sono città come San Francisco, Canberra, Buenos Aires.
Bene, nella città che ha Matteo Renzi sindaco, la mozione è stata bocciata dal consiglio comunale. Accidenti, era solo una mozione, una dichiarazione di intenti: no, bocciata! Del resto, è cosa nota che quelli che si autodefiniscono “democratici” hanno un debole per gli inceneritori. Le amministrazioni targate Pd che li hanno fortemente voluti sono lì a dimostrarlo: Salerno, Torino, Napoli, solo per citare alcuni esempi. Incenerimento e Pd vanno a braccetto. Incenerimento e raccolta differenziata fanno a pugni. Ma torniamo a Matteo Renzi: godibile la sua difesa a spada tratta degli inceneritori in contrapposizione ad una oncologa ed alcuni ambientalisti. Del resto, non potrebbe essere diversamente, visto che Firenze dovrebbe avere a breve il suo bravo impianto alle porte della città, a Case Passerini. In compenso, secondo il rapporto Ispra 2012, Firenze nel 2010 aveva un misero 37,7 % di raccolta differenziata. Per legge avrebbe dovuto avere il 45% nel 2008, ed il 65% nel 2012…
Ogni volta che vedo Renzi, mi viene in mente Crozza. Chissà poi come mai…