Aveva 93 anni: era stato senatore del Pci per tre legislature e presidente dell'Anpi. Fu deportato a Mauthausen. Accusò Siegfried Engel, comandante della polizia tedesca nel capoluogo ligure. Cordoglio di Cuperlo e Vendola
E’ morto a Genova Raimondo Ricci, ex senatore del Pci ed ex presidente nazionale dell’Associazione partigiani d’Italia. Aveva 93 anni ed era da tempo malato. Nel settembre del 1943 scelse di fare il partigiano: venne arrestato dopo pochi mesi e dopo essere stato recluso in vari carceri liguri venne deportato a Mauthausen, da dove venne poi liberato il 5 maggio del 1945; aveva 24 anni. Da avvocato, difese i sindacalisti e i militanti comunisti. Presidente provinciale dell’Anpi nel 1969, è stato parlamentare per tre legislature dal 1976 ed ha fatto parte della Commissione d’inchiesta sulla P2. E’ stato anche membro del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti e presidente dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza.
Nel giugno del 2002 è stato testimone ad Amburgo contro Sigfried Engel, comandante della polizia tedesca a Genova e responsabile delle stragi naziste in Liguria: per questo il comandante nazista fu condannato all’ergastolo in contumacia per la strage della Benedicta (147 vittime ), per la strage del Turchino (59), per la strage di Portofino (22) nel 1944 e per la Strage di Cravasco, vicino Campomorone (20 morti) nel 1945.
Messaggi di cordoglio sono arrivati da molti esponenti della sinistra genovese e ligure. “Con lui scompare un altro dei simboli di ciò che fu la drammatica lotta per la conquista della libertà e della democrazia” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente (spezzino) Andrea Orlando. “Per costruire il futuro bisogna saper partire dal pilastro della Resistenza – ha aggiunto il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti – E sino agli ultimi anni della sua vita, Raimondo Ricci non ha mai smesso di farsi pilastro della memoria, di testimoniare, anche tra i giovani, il significato prezioso dell’antifascismo, della democrazia e della libertà conquistati dai nostri partigiani”. Per Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, “Raimondo è stata una grande personalità della Resistenza, dell’antifascismo, della sinistra e della nostra Repubblica. Appassionato difensore della nostra Costituzione ha dedicato la sua vita, con passione, a far vivere i valori della libertà e della democrazia. Per questo lo voglio salutare con un grande abbraccio e trasmettere il mio cordoglio alla sua famiglia”. “‘Il fascismo non è stata un’opinione, ma una drammatica realtà da non dimenticare'”. Un forte abbraccio a Raimondo Ricci”: così Nichi Vendola su twitter, citando le sue parole, rende l’omaggio di Sinistra Ecologia Libertà al comandante partigiano, ricordando “il suo impegno di allora per ridare dignità e libertà agli italiani e il suo più recente impegno a difesa della Costituzione”.