L’intervento di Daniela Santanchè esordisce con una querelle con Michele santoro, accusato di aver imbastito una rete di balle e bugie sulla manifestazione dei militanti di Forza Italia pro Berlusconi. La parlamentare sostiene che in piazza ci fossero 20mila persone. Inevitabile la replica del conduttore: “Vabbé, finché siamo sulle balle diciamo 20.000”. La Santanchè affronta il tema della decadenza del cavaliere: “Berlusconi è il primo contribuente dello Stato ed è sceso in politica solo per amore del proprio Paese. Perché quando vedo Berlusconi nella cronaca giudiziaria e non nella storia d’Italia è una favola come dire che Berlusconi è un evasore fiscale perché è il primo contribuente con 10 miliardi di euro”. E menziona Mazzini, Mandela e De Gaulle che come Berlusconi sono finiti in galera, ribadendo lo stato di lutto in cui versa Forza Italia. E aggiunge: “Ieri la libertà ci è stata tolta, non c’è più”. Infine, l’attacco a Giorgio Napolitano: ” Avrei voluto un Presidente della Repubblica che doveva rappresentare i 10 milioni dei voti di Silvio Berlusconi senza perdere tempo dietro ai grillini. Invece Napolitano ha fatto pagare a noi tutti quattro badanti del governo Letta, i senatori a vita, che sono di sinistra. Quello fatto a Berlusconi è una vergogna politica e quando gli italiani capiranno chi c’era a capo del complotto, capirete tante cose”. Santoro, però, sottolinea la balla di Santanchè: “Ha detto che Berlusconi non è mai stato battuto nelle urne”