Daniela Rombi e Marco Piagentini fanno parte dell’associazione “Il mondo che vorrei” e fanno da portavoce ai familiari delle vittime della strage di Viareggio accaduta il 29 giugno 2009: un treno merci che trasportava 14 cisterne di gpl deragliò ed esplose, provocando 33 morti. Loro e tanti altri si battono contro il silenzio che avvolge la morte di 32 persone. La figlia 21nne di Daniela morì nell’incendio. Marco, con ustioni sul 95% del suo corpo, ha perso i due figli e la moglie nel disastro ferroviario. E denuncia: “Il governo non si è costituito parte civile, perché le Ferrovie hanno già deciso di risarcire completamente le vittime”

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Ferrovie, “lobby” a incontro sicurezza: “blitz muto” padre di due vittime Viareggio

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