L'allarme era stato dato da un cittadino egiziano con un telefono satellitare. A bordo dell'imbarcazione si trovavano 121 persone, tra cui donne e bambini, probabilmente di origine siriana trasferiti a Roccella Jonica
Bloccati in mare per ventiquattro ore a causa del maltempo al largo di Crotone, e poi soccorsi: è successo a 142 migranti, a bordo di un peschereccio alla deriva a circa 140 km dalla costa. Nell’area è in corso una forte perturbazione con mare forza 7-8 e vento fino a 50 nodi, che rendeva difficoltoso il trasbordo. L’intervento era stato rimandato per evitare collisioni con i mezzi della Guardia Costiera o il capovolgimento del barcone: ora le persone a bordo sono state trasferite a Roccella Jonica. Il ministro della Difesa, Mario Mauro e quello per l’Integrazione Cecile Kyenge, si sono congratulati con tutto il personale impiegato nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.
L’allarme era stato dato ieri, con una telefonata satellitare da un cittadino egiziano. Il mezzo è privo di propulsione ed è rimasto in balia del fortissimo vento e del mare molto mosso. In caso di impossibilità di intervenire, si attenderà fino a domattina quando è previsto un più marcato miglioramento delle condizioni meteo-marine.
La centrale operativa di Roma delle Capitanerie di Porto aveva disposto il decollo immediato di un elicottero AV139 per il soccorso d’altura che, volando in condizioni molto difficili a causa del vento, era riuscito a localizzare il barcone. Per tutto il periodo aerei, pattugliatori ed elicotteri della Marina, si sono alternati per monitorare le condizioni dell’imbarcazione nell’eventualità di intervenire, qualora necessario, con il lancio di battelli autogonfiabili e salvagenti individuali.Con le persone a bordo vi era stato un contatto telefonico: dal peschereccio avevano fatto sapere di essere un centinaio, tra loro alcune donne e alcuni bambini, e che le condizioni di salute erano buone. Nell’area erano stati dirottati sette mercantili, quattro dei quali hanno rapidamente raggiunto il barcone, senza tuttavia poter intervenire a causa delle onde altissime, per il rischio di collisione o di determinare il rovesciamento dell’unità in difficoltà. La presenza intorno al barcone dei mezzi di soccorso aveva evitato situazioni di panico a bordo dell’unità in difficoltà.