Avvocato, 55 anni, ha guidato Amiu, l'azienda genovese dei rifiuti e gravita nell'area Pd. La sua nomina è frutto di un accordo tra Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova, e il sindaco Marco Doria. Tre candidati proposti dal primo cittadino erano stati bocciati dagli uomini di Scajola
Paolo Momigliano è il nuovo presidente della Fondazione Carige. Avvocato, 55 anni, ha guidato Amiu, l’azienda genovese dei rifiuti, e succederà a Flavio Repetto, sfiduciato il 30 ottobre scorso da 17 consiglieri. A garantire l’elezione del candidato di area Pd è stato un accordo tra Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova, e il sindaco Marco Doria. La nomina del presidente della fondazione arriva in un momento nero per l’istituto genovese. La banca, che ha perso oltre un miliardo di euro nei primi nove mesi del 2013, è nel mirino sia della Consob sia della procura, che indaga per ostacolo all’attività di vigilanza, riciclaggio, falso in bilancio e false comunicazioni societarie.
Il neo presidente della fondazione è stato eletto con 17 voti favorevoli, mentre dieci consiglieri si sono espressi per Giuseppe Casale e uno ha votato scheda bianca. Il consiglio aveva bocciato il nome di Remo Pertica (ex Finmeccanica) che era gradito all’area vicina all’ex numero uno della banca controllata dall’ente, Giovanni Berneschi, e all’ex ministro Claudio Scajola. I consiglieri vicini all’esponente di Forza Italia avevano già sbarrato la strada a tre candidati proposti dal sindaco Doria, tra cui l’ex Guardasigilli Giovanni Maria Flick.
Fino all’ultimo, inoltre, si era temuto di non riuscire a chiudere la vicenda in giornata. Infatti la procedura richiede la cooptazione del candidato all’interno del consiglio di indirizzo. Ma l’organo non aveva ancora accolto le dimissioni del consigliere Riccardo Guatelli, necessarie per la cooptazione di un nuovo membro. Il consiglio, tuttavia, ha liquidato la pratica formale, aprendo la strada all’elezione di Momigliano. “Mi impegnerò per farla funzionare al meglio e avrò particolare attenzione per le fasce più deboli della società”, è stato il primo commento dell’interessato.