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Solo stasera alle 20,30, in una sessantina di sale in tutta Italia, sarà proiettato Indebito, il viaggio nella Grecia della crisi, attraverso le taverne di Atene e Salonicco, firmato dal regista Andrea Segre insieme al cantautore Vinicio Capossela, già autore di Tefteri, il libro dei conti in sospeso (edito dal Saggiatore) e dell’album Rebetiko Gymnastas.
Proprio il Rebetiko, la musica della rabbia greca, è il filo conduttore del film, che dopo il successo al Festival di Locarno, questa sera sarà proiettato dopo la presentazione degli stessi Segre e Capossela, collegati in diretta via satellite dal cinema Anteo di Milano. “Quale ribellione mi accese – racconta Capossela – subito nel cuore questa musica. Rebetiko si chiama. Rebet, dal turco ribelle. Se l’uomo capisse che si vive soltanto una volta e mai più, probabilmente non sarebbe disposto a passare la vita come la passa. Allora questa musica è rivoltosa perché accende in noi la consapevolezza che ogni attimo è eterno, perché è l’ultimo: è quello che ci invidiano gli dei”.
“I rebetes, i musicisti del rebetiko, – scrive Andrea Segre – sono portatori dell’identità moderna della Grecia, trasportando con sé il dolore dell’esilio e le ribellioni alle violenze della storia. E’ una musica contro il potere, non autorizzata, indebitata. I rebetes sono portatori di questa identità, di cui celebrano un funerale pieno di sconfitta, disperata ribellione e silenziosa speranza. I loro concerti e le loro parole riempiono le taverne notturne di Atene e Salonicco, sfiorano le scritte sui muri, ascoltano il mare dei porti e incontrano il cammino di Vinicio Capossela, musicista e viandante che intreccia le sue note con i pensieri nel suo diario di viaggio, il tefteri. Così la Grecia diventa l’Europa, la sua crisi la nostra e il rebetiko il canto vivo di un’indebita e disperata speranza”.