L’idea sembrava geniale. Aprire la curva chiusa per i cori razzisti ai piccoli tifosi. Peccato che durante Juventus-Udinese i ragazzini abbiano insultato Zeljko Brkic, portiere della squadra friulana. Il giudice sportivo della Serie A ha quindi multato di 5mila euro la Juventus “per avere suoi (giovanissimi…) sostenitori rivolto ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria un coro ingiurioso”. Alcuni bambini, nel corso della sfida, hanno accompagnato con un insulto (‘m….’) i rinvii del portiere friulano.
“Sono state delle polemiche sicuramente stucchevoli” aveva detto ieri Giuseppe Marotta, ad della Juventus, commentando le polemiche relative al comportamento dei ragazzi. “Io credo che questa sia stata un’iniziativa straordinaria e pienamente riuscita. Di questo dobbiamo dare atto alle istituzioni sportive e a quelle non sportive, mi riferisco alla Questura, al mondo scolastico, al comune di Torino. Tutti insieme, hanno fatto sì che questa serata potesse avere un risvolto molto positivo. Il calcio non è solo un fenomeno sportivo, è un fenomeno sociale”, diceva Marotta. “Noi abbiamo voluto riempire lo stadio perché, diceva un sociologo, ‘il calcio senza spettatori è pari allo zero‘, era impossibile vedere delle tribune vuote. Abbiamo fatto questa iniziativa, poi qualcuno ha preso lo spunto per far sì che si potesse innescare anche qui un fenomeno di polemica, ma io credo che il paragone sia quello di vedere un grande foglio bianco, dove all’interno c’è un puntino nero piccolissimo e ci vorrebbe davvero una lente d’ingrandimento per poterlo andare a cogliere”. Il giudice invece l’ha considerato diversamente.
Sul caso era intervenuto Fabio Capello, ct della nazionale russa: “Ieri è stato un brutto esempio, la Juventus ha fatto una cosa bellissima facendo entrare i bambini. Ma quando ci sono stati quei cori forse lo speaker avrebbe dovuto dire qualcosa ai ragazzi e invitarli a non dire quello che hanno detto”.
Il giudice ha inflitto una multa di 15mila euro alla Roma, di 10mila all’Atalanta e al Parma per il lancio di oggetti in campo, uso di bengala e fasci luce da parte dei propri tifosi.
La Juventus “esprime il proprio sconcerto per l’ammenda comminata dal giudice sportivo alla società”, fa sapere il club bianconero. “Ovviamente Juventus Football Club non intende avviare l’iter consueto di giustizia sportiva su una vicenda che non merita alcun ricorso“. La società aggiunge che l’iniziativa “ha suscitato emozione ed apprezzamento da parte di tutti e, nonostante questo increscioso strascico disciplinare, proseguirà anche in occasione di Juventus-Sassuolo. Con l’auspicio che presto gli usuali frequentatori degli stadi (non solo dello Stadium) possano trovare modalità civili di interazione con i protagonisti in campo e tolleranti tra loro”.