Oramai sono arrivati al trentesimo giorno di presidio. Sono gli operai che lavorano ai centri di smistamento e meccanizzazione postale di tutto il Paese. Ieri sit-in agli impianti di Roma Fiumicino e Milano Peschiera Borromeo. I lavoratori – si legge in un comunicato – chiedono a Poste italiane, a Selex es (cui è stato affidato l’appalto) ed a Ph facility (che nel contesto gestirà le attività di manutenzione) di confermare i livelli occupazionali e retributivi, nonché il contratto metalmeccanico per coloro che sono coinvolti. I quali, “altrimenti, non sono disposti a lasciare il presidio”. Da oggi, inoltre, sarà intrapresa l’iniziativa legale. La situazione sta provocando disagi agli utenti, perché “la posta in giacenza si sta accumulando e sta arrivando con enormi ritardi”. Disagi documentati anche in una recente inchieste de Il Fatto Quotidiano. Il 12 dicembre la Fiom protesterà davanti alla Presidenza del Consiglio, anche per domandare nuove regole sugli appalti, chiedendo l’eliminazione del “massimo ribasso”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione