Non sono ancora chiare le dinamiche che hanno portato alla morte dell’uomo di 65 anni stroncato da un infarto nel mezzanino della metropolitana di Milano. La polizia ha individuato e portato in questura tre dei quattro giovani, un maggiorenne e due minorenni, indicati dall’uomo all’interno della stazione De Angeli, sulla linea 1, poco prima di essere colto da malore (è morto durante il trasporto in ospedale). Il 65enne, dopo essere stato urtato da tre persone, e pensando a un tentativo di borseggio, ha inveito contro di loro: ”Che cosa volete, che cosa fate” e poi ancora “toglietemi le mani di dosso”, avrebbe detto secondo i primi testimoni. I tre, incensurati, dopo una serie di accertamenti sono stati rilasciati. A loro carico, al momento, non è stata formulata alcuna ipotesi di reato.
A un primo esame medico però il corpo non presenta lesioni. Addosso all’uomo è stato trovato il portafogli contenente solo l’abbonamento dei mezzi pubblici. Non aveva con sé il cellulare. Le immagini delle telecamere di sicurezza analizzate finora escludono qualsiasi contatto tra l’uomo, originario di Cerignola (Foggia), e i tre romeni. I fotogrammi saranno esaminati dagli agenti della Squadra mobile, arrivati sul posto poco dopo. In pochi, sia tra i passeggeri della metropolitana che tra i titolari dei negozi che si trovano nel mezzanino, si sarebbero accorti di quello che stava avvenendo.