“Ho appena depositato in commissione di Vigilanza Rai un’interrogazione per chiedere gli opportuni chiarimenti sul contratto in essere tra l’azienda del servizio pubblico e il giornalista Giovanni Floris“. Renato Brunetta, dopo la polemica con Fabio Fazio nell’ottobre scorso, torna ad attaccare il conduttore di Ballarò, il programma di approfondimento giornalistico in onda il martedì in prima serata.
Al centro dell’esposto del capogruppo di Forza Italia alla Camera il nuovo contratto di lavoro autonomo, da libero professionista che Floris ha ottenuto a partire dal 2007. Un contratto che, secondo Brunetta, avrebbe fruttato al conduttore “un compenso quattro volte superiore rispetto a quello percepito in precedenza, con un evidente aggravio di costi per l’azienda”. Chiede il deputato forzista: “Perché la Rai ha accettato delle condizioni tanto sfavorevoli?” Per di più, il nuovo contratto, secondo Brunetta “conterrebbe al suo interno una piccola, ma interessante clausola secondo la quale, alla scadenza del contratto, la Rai sarebbe obbligata alla riassunzione“. Se tutto questo fosse confermato “ci troveremmo di fronte a un contratto di lavoro mai visto nel panorama giuslavorista, che racchiude al suo interno tutti i benefici di un contratto da libero professionista, insieme alle garanzie di un contratto a tempo indeterminato, praticamente un sogno per le migliaia di giovani precari che lavorano nel mondo dell’informazione, a partire proprio dalla Rai”, dice il capogruppo.
“Alla faccia della coerenza: tra i libri pubblicati da Floris – insiste – spicca su tutti un titolo ‘Mal di merito. L’epidemia di raccomandazioni che paralizza l’Italia’. Auspico che, nel più breve tempo possibile, la presidente Anna Maria Tarantola e il direttore generale Luigi Gubitosi contribuiscano a fare piena luce su questa vicenda, che se confermata, si configurerebbe come un vero schiaffo alla politica di risanamento e spending review promossa dagli attuali vertici Rai. Come piace dire a Floris, ‘alè’“.