Ha l'aspetto di un telefonino e invece si tratta di uno strumento in grado di identificare di che cosa sono fatti i cibi. Un'invenzione utile soprattutto per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari
Quanto c’è di “artificiale” dentro quello che mangiamo? Conservanti, additivi, coloranti: la lista è lunga e per scovare i nemici della linea e della salute occorre armarsi di pazienza e leggere (sapendole poi decifrare) le etichette alimentari. Fra qualche mese però arriverà sul mercato uno strumento che potrebbe rivoluzionare il modo di rapportarsi al cibo, a favore della trasparenza. Si tratta di un particolare telecomando, grande più o meno quanto uno smartphone, che va avvicinato ai piatti o agli alimenti ed è in grado di metterne a nudo la composizione.
TellSpec, questo il nome del dispositivo, è uno spettrometro che determina i composti chimici contenuti nei diversi prodotti. Funziona come un telecomando tascabile che, grazie a un laser puntato sul cibo, ne rileva le componenti. L’idea, sviluppata in Canada, è della manager Isabel Hoffman e del matematico Stephen Watson, ed è stata finanziata grazie al fundraising attraverso la piattaforma Kickstarter: la richiesta era di 100mila dollari, ma ne sono stati raccolti quasi il quadruplo.