“Penso che il Parlamento riuscirà ad essere serio, e non perché sono ottimista, ma perché in questo momento in Parlamento ci sono dei raggruppamenti politici che hanno una fifa matta di tornare alle elezioni”. Dall’auditorium di Città della Scienza – non certo gremito -, a Napoli, Matteo Renzi (candidato alla segreteria del Pd e sindaco di Firenze ndr) torna sulla decisione della Consulta. “Io credo – ha detto – che ci sia già alla Camera dei deputati la possibilità di avere una legge elettorale che soddisfi tre requisiti: chi vince vince, chi vince governa, chi vince governa per cinque anni. Perché è impossibile che dal giorno dopo ci sia sempre la necessità di andare in Parlamento a passare giornate, settimane, mesi per trovare un accordo. Gli accordi si fanno una volta per tutte”. “Se sarò eletto segretario io da lunedì chiederò alle forze politiche di maggioranza un elenco delle singole cose che vogliamo fare e di darci dei tempi”, ha concluso. Finito il lungo intervento dal palco, Renzi non ha voluto rispondere alle domande dei cronisti, ma ha preferito salutare i presenti. Due su tutti: il suo ex avversario alle primarie, Gianni Pittella, e soprattutto Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e viceministro alle infrastrutture, che ha salutato per primo con un abbraccio. E proprio al sindaco/viceministro ilfattoquotidiano.it ha provato a chiedere delle sue dimissioni da primo cittadino, chieste anche dal ministro Lupi. La risposta: “Pensate ‘a salute”  di Andrea Postiglione

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