“Nel consiglio regionale del Piemonte e del Veneto qualcosa non torna. Cosa non funziona lo spiega il professor Roberto Perotti, che racconta come i consiglieri regionali si siano ridotti le indennità (parte tassabile) ma non la remunerazione.
- 16:24 - Migranti: Pd, 'ancora caos su dl flussi, governo tenta salvare indifendibile accordo Albania'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Il rinvio in commissione evidenzia il caos normativo generato dal governo nel tentativo di difendere il protocollo con l'Albania sull’immigrazione, un provvedimento indifendibile che sta producendo solo enormi costi per le casse dello Stato". Lo afferma Simona Bonafè, capogruppo democratica in Commissione Affari Costituzionali della Camera.
"Un miliardo di euro è già stato speso, con procedure poco trasparenti e in deroga al codice degli appalti. Le stesse motivazioni con cui la maggioranza ha chiesto il ritorno in commissione per modificare ulteriormente il decreto flussi confermano che gli aspetti organizzativi delle Corti d’appello richiedono tempi molto più lunghi di quelli previsti. Avevamo chiesto che, nel passaggio in commissione, il provvedimento venga rivisto in modo profondo. Registriamo invece che l'unico interesse della maggioranza sembra essere quello di ostacolare il lavoro dei magistrati".
- 16:24 - **M5s: l'avv. Borrè, 'Grillo ha ancora un'arma, vecchio Statuto per cancellare Conte'**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - L'Assemblea costituente del Movimento 5 stelle ha deciso, ieri, di eliminare la figura del garante, alias Beppe Grillo. L'uscita di scena dell'Elevato dalla creatura che lui stesso ha fondato nel 2009, però, non è così scontata. Lorenzo Borrè, storico avvocato dei 'dissidenti' pentastellati, 'reo' di aver costretto Grillo e Gianroberto Casaleggio, con le sue tante cause, più e più volte a cambiare le regole pentastellate, spiega all'Adnkronos che le armi in mano all'ormai ex garante, almeno dal punto di vista giuridico, sono molte di più rispetto a quelle di Giuseppe Conte che, dalla sua, può sicuramente contare sulla base, come ampiamente dimostrato nella due giorni di 'Nova'. Ma quali sono effettivamente questi strumenti?
Per mettere al tappeto il presidente, il garante può, in prima istanza, riattivare la procedura di impugnazione del vecchio Statuto, quello del 2022, che lui stesso aveva definito 'seicentesco', perché ci sarebbero, dice il legale, "dei vizi di approvazione" tali da invalidare lo Statuto in cui era prevista la figura del presidente, come avvenne già nel febbraio 2022 quando il Tribunale di Napoli deliberò la sussistenza di gravi motivi per sospendere l'efficacia dell'approvazione dello Statuto e dell'elezione di Conte. L'impugnazione della seconda votazione non fu accolta, ma per il legale i vizi che inficerebbero anche la seconda approvazione dello Statuto rimangono sul tappeto. Con questa mossa, "sostanzialmente si eliminerebbe la figura di Conte", spiega ancora Borrè e sarebbe "l'ordalia finale, perché ne rimarrebbe soltanto uno".
Non è l'unica possibilità di Grillo per rimanere al timone del Movimento 5 stelle. Quella di ieri, precisa l'avvocato, "è stata solo una consultazione". Le indicazioni uscite dalle 'urne', secondo il legale, per diventare effettive devono essere tradotte in uno nuovo Statuto, che poi deve essere rimesso ai voti dell'Assemblea. Anche in questo caso, trattandosi di modifiche allo Statuto, serve che si raggiunga un quorum: il 50% più uno degli iscritti al M5S deve prendere parte alla votazione. Se non si dovesse arrivare a dama al primo tentativo, e le modifiche fossero approvate in seconda battuta senza il quorum qualificato, il comico genovese potrebbe chiedere di rinnovarla, mettendo la base di fronte allo stesso bivio: la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto deve prendere parte alla votazione affinché la cancellazione di Grillo diventi reale. E se le truppe grilline disertassero la votazione il raggiungimento del quorum salvifico questa volta potrebbe essere più problematico.
- 16:20 - M5s: la rivoluzione il giorno dopo, nodi su corso, collocazione e alleanze/Adnkronos
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Rivoluzione pentastellata - il giorno dopo. Se l'Assemblea costituente del Movimento 5 stelle venisse raccontata in un libro, potrebbe essere questo il titolo del capitolo dedicato ai sentimenti che aleggiano, oggi, dalle parti di Campo Marzio. La chiusura delle porte di Nova, al Palazzo dei Congressi di Roma, lascia dei grandi punti fermi. Il primo, il più importante, è che il M5S ha davvero voltato pagina. Il 'non-partito' che da 15 anni riempie i corridoi delle istituzioni e le pagine dei giornali si è trasformato, e si trasformerà ancora di più nei prossimi giorni, in qualcosa di nuovo - non a caso Nova, il nome scelto per la kermesse.
Giuseppe Conte, dal palco, ieri, ha richiamato a una visione identitaria diversa che si rifa a un pantheon valoriale composto da Domenico De Masi, Nuccio Ordine e persino Stefano Rodotà, l'uomo su cui i pentastellati avevano puntato le proprie fiches per il Quirinale nel 2013. E non è un caso: nuovo, infatti, non significa necessariamente che ci si ostina, si rimugina rispetto alla tradizione del passato, che di fortuna ne ha avuto, ma si porta in dote tenendo, però, conto del corso che la base ha voluto imprimere da ieri al Movimento 5 stelle. Anche sulle alleanze, e sulla collocazione nell'arco parlamentare.
La definizione di 'progressisti indipendenti' è forse una delle battaglie che il presidente ha vinto con maggiore forza, ma che vuol dire? I pentastellati si vogliono e si pongono in opposizione alle forze di destra e reazionarie con un modus operandi "genuinamente progressista" e persino populista, nel senso che parla e guarda al popolo, e vogliono anche dare delle soluzioni diverse a quelli che sono i problemi delle persone. In un mondo in cui ciò che interessa alla pancia della gente sono l'immigrazione e la sicurezza, è più che evidente che serva una ricetta diversa rispetto a quella della destra, ritenuta fallimentare, ma anche della sinistra, forse non troppo efficace, per esempio.
Quanto alle alleanze, l'aver sdoganato pubblicamente, collegialmente il correre da soli non implica che da oggi ci si possa sedere davanti a un giudice, o chi per lui, e unirsi in matrimonio con il Partito democratico e l'Alleanza Verdi e Sinistra. Piuttosto significa, come spesso detto dallo stesso Conte, che sulla base di un programma condiviso si possono sposare delle cause, anche e soprattutto elettorali.
Tra le porte chiuse, c'è anche quella lanciata sul muso di Beppe Grillo. Che ancora potrebbe mettere i bastoni tra le ruote all'ex premier. Nonostante si sia raggiunto il quorum dei votanti per le modifiche allo Statuto, nelle mani del garante (o ex) c'è ancora la possibilità di chiedere che le votazioni vengano ripetute. L'epilogo, c'è da dire, potrebbe essere lo stesso festeggiato in pompa magna ieri.
- 16:19 - Violenza su donne: Furfaro, 'Meloni chiusa nel Palazzo straparla senza sapere nulla'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Nella giornata contro la violenza sulle donne, la Presidente del Consiglio che fa? Attacca i diritti delle donne, dimostra di non sapere nulla delle problematiche delle madri - tanto meno di congedi - e straparla di famiglia. La 'donna del popolo' fa confusione tra congedi paritari e parentali, non conosce la fruibilità temporale di quest'ultimo, parla di combattere la 'vergogna' dei padri nel chiedere i congedi quando loro sono i primi a promuovere una famiglia in cui la donna non vale niente se non fa figli e sta a casa ad accudirli". Così Marco Furfaro del Pd sui social.
"Inoltre, qualcuno a Palazzo Chigi le dica che se vuole parlare dei problemi dei genitori almeno prima si informi sulle leggi del Paese di cui dovrebbe essere premier, visto che il congedo parentale si può usare fino a 12 anni e non nei primi sei anni del bambino. Chiusa nel palazzo, dimostra di non conoscere niente della vita delle persone e attacca l'obbligo di paternità. Che significa attaccare i diritti delle donne. Perché i congedi di paternità obbligatori liberano tempo e opportunità per le madri, sono essenziali per ottenere una più equa ripartizione delle responsabilità genitoriali e per permettere una precoce instaurazione del legame tra padre e figlio".
"Per questo, abbiamo presentato emendamenti comuni dell'opposizione per un congedo paritario obbligatorio e per obbligare a utilizzare i congedi parentali anche i padri. Se Giorgia Meloni vuole fare qualcosa per le donne, oltre a distruggere loro la vita, esca dalla villa e dal palazzo in cui si è rinchiusa e voti i nostri emendamenti alla legge di bilancio".
- 16:18 - **M5s: Toninelli posta foto pop corn, 'sediamoci a goderci neonato Movimento5mandati'**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Come Beppe Grillo, anche Danilo Toninelli fa parlare le sue storie Whatsapp. L'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e membro del Collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle ha pubblicato la foto di una macchina per fare pop corn e ha scritto: "Sediamoci a goderci il neonato Movimento5mandati".
- 16:18 - **M5s: Toninelli, 'si rivoterà, simbolo è di Grillo e Conte sarà costretto a farsi suo partito'**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "I risultati di ieri sono stati manipolati da scelte di chi ha creato quest’Assemblea costituente. Gli iscritti, da 170mila, sono stati ridotti a 90mila, con l’obiettivo di cancellare un numero che avrebbe garantito una maggioranza diversa per garantire il quorum. I quesiti, poi, li hanno decisi loro, hanno deciso loro sotto che forma metterli in votazione. Io su quest’Assemblea costituente ho due valutazioni. Una sul piano umano: hanno esultato sulla cancellazione del creatore della fondazione politica di cui fanno parte, hanno esultato sulla cancellazione di Beppe Grillo senza cui nessuno di loro sarebbe stato in quella sala". Lo dice Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e membro del Collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle, nella classica intervista a Radio Cusano Campus, ripostato sul suo profilo Facebook.
"Grillo chiederà la rivotazione", è certo Toninelli, che poi aggiunge: "Invito tutti gli iscritti delusi da questo scempio a non disiscriversi, perché quando verrà rifatta la votazione, la vostra iscrizione farà quorum, farà numero. Il leone è ferito, ovviamente, ma ha anche molto altre zampate da dare. Il 30% di quelli che ha votato contro l’eliminazione del garante non voterà più".
"Il proprietario del simbolo è Beppe Grillo, e intenterà un’azione legale. Impugnerà tutto quanto, verrà sospeso tutto quanto e di conseguenza Conte sarà costretto a fare il suo partito, la costolina del Partito democratico, per soddisfare l’appetito una decina di soggetti che vogliono il quarto e quinto mandato. Potrà seppellire in maniera dignitosa una storia gloriosa che invece è stata infangata da un infame umano", conclude l'ex ministro pentastellato.
- 16:17 - Terremoto nel catanese, scossa di magnitudo 3.1
Roma, 25 nov. - (Adnkronos) - Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato intorno alle 4 di questa mattina in provincia di Catania. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) la scossa si è verificata a 11 chilometri dal comune di Ramacca (Catania), ad una profondità di 9 chilometri. Al momento non si registrano danni a cosa o persone.