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Chevrolet, addio all’Europa dal 2016. GM la sacrifica per rafforzare Opel

I due marchi si fanno concorrenza a vicenda con prodotti simili a prezzi diversi. Congelandone uno, il costruttore americano spera di dare ossigeno all’altro
Chevrolet, addio all’Europa dal 2016. GM la sacrifica per rafforzare Opel
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Con un comunicato stampa che è un capolavoro di equilibrismo, il colosso americano General Motors annuncia che dal 2016 Opel diventerà il suo marchio principale in Europa; e che Chevrolet si concentrerà su prodotti “iconici”, come la Corvette. Parafrasando, GM ha deciso che “spegnerà” la Chevrolet per rafforzare la Opel perché, di fatto, oggi i due marchi si pestano i piedi a vicenda.

Certo, ci vuole coraggio ad abbandonare un brand che nei primi dieci mesi dell’anno ha venduto comunque 126mila macchine, vale a dire più o meno come la Mini. O come l’Alfa Romeo e la Lancia insieme. Ma ormai la convivenza stava diventando molto faticosa da gestire, soprattutto perché le operazioni europee di GM sono in rosso da anni. Al Salone di Francoforte di fine settembre il presidente della Opel, Karl-Thomas Neumann, aveva anticipato che era necessario un riposizionamento. “Ci sono esempi come la Opel Ampera e la Chevrolet Volt, due macchine simili con prezzi differenti in mercati differenti, e nessuno sa neanche come e perché. Nel passato abbiamo lasciato che i due marchi facessero tutto quello che era necessario per competere nel mercato, ma ora dobbiamo spendere ancora più energie per differenziarci”. La via scelta è la più drastica: addio alla compatta Cruze, alle Suv Trax e Captiva, ma anche alla piccola Spark e alla monovolume Orlando.

“Questa decisione rafforzerà il brand Opel e ridurrà la complessità associata all’avere due marchi in Europa e in Europa dell’Est”, recita il comunicato, anche perché “due marchi” significa anche due strutture organizzative e due reti di vendita. I clienti Chevrolet, comunque, dovrebbero stare tranquilli: la Casa assicura che continuerà a provvedere alla garanzia, al servizio e ai ricambi. Anzi, di più: gli afecionados del marchio sacrificato e i consumatori più attenti potranno approfittare delle promozioni sui prodotti uscenti, che GM ha già messo in conto assieme alle spese per ristrutturare la rete di vendita.

Nel piano di ristrutturazione è incluso anche il rilancio europeo del terzo e più lussuoso marchio GM, la Cadillac, che per ora ha dato ben poche soddisfazioni: 318 auto vendute in tutto il Continente in dieci mesi. La Lamborghini, per intenderci, ha fatto meglio.

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