Serie A, risultati e classifica – Solo la Roma segue il passo della Juventus
FATTO FOOTBALL CLUB 15A GIORNATA - Napoli e Inter bloccate in casa da Udinese e Parma. Destro regala la vittoria a Garcia, che rimane nella scia di Conte
LA GIORNATA Allungano Juventus e Roma, si fermano Napoli, Inter e Fiorentina. Si potrebbe dire che vincono le difese, dato che le due davanti hanno subito meno gol insieme delle altre da sole. D’altronde lo diceva Sun Tzu che se la possibilità di vincere è nell’attacco, l’invincibilità è solo in difesa, e questa massima nel campionato italiano ha sempre trovato una sua rigida applicazione. Al di là del vecchio adagio che la Serie A è il campionato più bello perché più difficile, cliché che oramai non regge il mutare del tempo e dei rapporti di forza a livello continentale, il mezzogiorno di fuoco dell’Olimpico ha sicuramente regalato spettacolo, grazie a due squadre come Roma e Fiorentina oramai padrone di uno stile di gioco riconoscibile. La corazzata giallorossa con un centrocampo schierato a protezione della difesa e un gioco che privilegia il palleggio collettivo, dove ai singoli è chiesto solo di spezzare il ritmo e rompere l’equilibrio. La Fiorentina sempre costretta a imporre il proprio gioco, il proprio ritmo, incapace di adattarsi all’avversario e alle circostanze e quindi troppo dipendente dalla forma degli uomini migliori.
Ieri la Roma ha dimostrato che contro le squadre che se la giocano a viso aperto funziona meglio, e che ora che è svanita la pressione dei record e della vetta che le aveva tagliato le gambe, si sono liberate nuove energie. E la favola di Destro è lì a dimostrarlo. Per la squadra di Montella il salto di qualità fatica ad arrivare, se come all’Olimpico Rossi è sottotono, Borja Valerio è ingabbiato e Cuadrado poco incisivo. Partita bellissima tra due delle squadre destinate a una candidatura all’Oscar di miglior film del campionato. Mentre resta fuori concorso la Juventus. Come da tradizione squadra di stampo fordista, dove ogni ingranaggio è funzionale al movimento collettivo, anche contro il derelitto Bologna dove altri si sarebbero potuti distrarre e perdere punti preziosi, gli uomini di Conte si confermano in una forma psicofisica eccellente. E il prossimo turno aspettano il Sassuolo, mentre Milan-Roma e Napoli-Inter si toglieranno punti a vicenda, a tutto vantaggio dell’arancia meccanica bianconera.
A Napoli invece la trasformazione annunciata da Benitez dimostra che non c’è solo bisogno di tempo – che cinque mesi sono pochi per rivoltare come un calzino quattro anni made in Mazzarri – ma anche degli uomini giusti, soprattutto in difesa. Il 3-3 casalingo con l’Udinese fa il paio con il 3-3 casalingo dell’Inter contro il Parma, dove invece Mazzarri a sua volta è stato chiamato a una contro-rivoluzione per restituire ai nerazzurri quella serenità difensiva assente negli ultimi anni. E senza scomodare Sun Tzu, basta guardare ai sei gol presi complessivamente ieri per giustificare la classifica deficitaria di entrambe. Fa quasi tenerezza invece il Milan, nobile decaduta rimasta aggrappata all’unico candelabro d’argento (Balotelli) di una stanza dove le macchie di umidità hanno preso il posto dei quadri ,e la desolazione ha sostituito gli sfarzi di un tempo. Una volta erano invincibili, oggi quasi festeggiano un pareggio a Livorno. Crisi nera anche per la Lazio, una sola vittoria nelle ultime sei partite, dove Petkovic come Allegri ha i giorni contati.
1 /10 Vidal ancora trascinatore nella Juve che sbanca Bologna e continua la fuga
Per come sono state costruite le due squadre, malissimo, tra doppioni e lacune, non si può imputare solo ai due tecnici la classifica traballante, con tutte le colpe dei due: incapaci di osare pur consapevoli che il loro ciclo è terminato. Ma licenziare un dirigente non è semplicissimo, vedi la sceneggiata infinita in casa Milan. Tornano alla vittoria la Sampdoria, che inguaia sempre più il Catania, e il Verona che dopo un digiuno lungo un mese lo fa in rimonta contro un’Atalanta che non demeritava, e cui l’arbitraggio non ha certo sorriso. Così come il Genoa si è lamentato, a ragione, dell’espulsione di Manfredini che l’ha costretto a subire in dieci uomini la rimonta del Cagliari di un ispiratissimo Sau. La nebbia della bassa classifica risucchia invece il Sassuolo, che dopo un match appesantito da un padano cielo plumbeo che nascondeva il pallone ai giocatori, regala vittoria e sorpasso in classifica al Chievo. Gli unici a farsi vedere i tifosi del Sassuolo, che accompagnati dagli ultrà locali hanno contestato il patron Squinzi per il recente acquisto del vecchio Stadio del Giglio: storica casa della Reggiana da oggi di proprietà del Sassuolo, altra squadra di un altro paese.
IL PERSONAGGIO E quindi uscimmo a riveder le stelle. In realtà è durato così tanto l’urlo di gioia di Mattia Destro dopo il gol con la Fiorentina, che la Divina Commedia avrebbe avuto il tempo di recitarla tutta. Raccontando l’inferno dei mille infortuni subiti da lui, che dopo una stagione da bambino prodigio al Siena, con 12 gol al primo campionato di Serie A, aveva fatto il grande salto ed era passato alla Roma per una cifra da fuoriclasse. Ma che Roma non era il paradiso Destro se ne sarebbe accorto dopo pochi mesi, a gennaio, con il primo infortunio al menisco. Un faticoso rientro a fine stagione e poi, quest’estate, il mistero del ginocchio che s’infittisce. “L’hanno operato male”, “era sbagliata la diagnosi”, “ha affrettato troppo il rientro”, le voci dell’etere giallorosso si inseguivano cercando di acchiappare il fantasma del giocatore che fu. Intanto alcune foto del ragazzo in sovrappeso spopolavano sui social network, dove la sua mutazione si sovrapponeva con le immagini di Bud Spencer o del drugo Lebowski, due falsi magri, per dire. Avere vent’anni, sfiorare la convocazione all’Europeo 2012 e trasformarsi in un mistero buffo, quanti se ne sono visti così nel calcio. E quanti se ne sono persi. Fino a ieri, quando entrato in campo da nemmeno nove minuti in sostituzione di Florenzi, e girando a rete il cross di Gervinho, Mattia Destro trova finalmente l’uscita dall’inferno. Ne gioverà la Roma, ne godrà la nazionale italiana ai prossimi Mondiali di Brasile 2014.
LA SPIGOLATURA Fischi del San Paolo e tifosi che sempre in maggior numero cominciano a dubitare di Rafa Benitez. Accolto come chi poteva finalmente dare al Napoli una mentalità europea, il tecnico spagnolo è nell’occhio del ciclone. Forse per questo non ha saputo trattenersi, e nel dopopartita ha stigmatizzato gli errori della difesa. E’ raro che un tecnico accusi un reparto della propria squadra, e infatti subito è intervenuto il ds Bigon, puntualizzando a ragione che nel calcio ci si difende in undici. Ma il Napoli è un caso limite. Nei 17 gol subiti – gli stessi dei nerazzurri, anche loro in difficoltà, più di Roma e Juve che insieme ne hanno subiti 15 – va ricercata la cifra degli otto punti che il Napoli concede alla capolista. Benitez all’inizio della sua avventura aveva chiesto alcuni uomini specifici davanti, e infatti sono arrivati Higuain che non ha fatto rimpiangere Cavani, Callejon che con 7 gol è una lieta sorpresa, e Merteens che è un valido sostituto. Ma a centrocampo non è arrivato nessuno e in difesa solo Albiol, ottimo per fare da chioccia ai vari Britos e Fernandes, nel caso si creda in loro – e bisogna avere molta fede – ma insufficiente a reggere da solo il reparto. Soprattutto dopo l’annunciata bocciatura dell’ex capitano Cannavaro. Gli errori individuali commessi dai difensori del Napoli sono un’allarme che non può essere ignorato in fase di mercato se si crede nella rivoluzione utopica di Benitez.
RISULTATI Bologna-Juventus 0-2 (Vidal (J) al 12′ p.t. e Chiellini (J) al 44′ s.t.) Livorno-Milan 2-2 (Balotelli (M) al 7′ p.t. e al 38′ s.t., Siligardi (L) al 16′ p.t. e Paulinho (L) al 13′ s.t.) Napoli-Udinese 3-3 (Pandev (N) al 38′ e al 41′ p.t., autogol di F.Fernandez (N) al 45′ p.t., B. Fernandes (U) al 25′ s.t., Dzemaili (N) al 26′ s.t. e Basta (U) al 35′ s.t.) Roma-Fiorentina 2-1 (Maicon (R) al 7′ p.t., Vargas (F) al 29′ p.t. e Destro al 22′ s.t.) Cagliari-Genoa 2-1 (Gilardino (G) al 16′ p.t., Sau (C) al 31′ e al 47′ s.t.) Sampdoria-Catania 2-0 (Eder al 9′ s.t. e Gabbiadini al 32′ s.t.) Sassuolo-Chievo 0-1 (Thereau al 10′ s.t.) Torino-Lazio 1-0 (Glik al 19′ p.t.) Verona-Atalanta 2-1 (Denis (A) al 42′ p.t., Gomez (V) al 37′ s.t. e Jorginho (V) su rigore al 42′ s.t.) Inter-Parma 3-3 (Sansone (P) al 12′ p.t. e al 15′ s.t., Palacio (I) al 44′ p.t. e al 9′ s.t., Parolo (P) al 46′ p.t. e Guarin (I) al 11′ s.t.)
CLASSIFICA Juventus 40 Roma 37 Napoli 32 Inter 28 Fiorentina 27 Verona 25 Genoa 19 Torino 19 Parma 18 Cagliari 18 Milan 18 Lazio 17 Atalanta 17 Udinese 17 Chievo 15 Sampdoria 14 Sassuolo 14 Livorno 13 Bologna 12 Catania 9
MARCATORI 12 gol G. Rossi (Fiorentina), 9 gol Palacio (Inter), 8 gol Cerci (Torino), 7 gol Berardi (Sassuolo), Callejon e Higuain (Napoli) Gilardino (Genoa), Jorginho (Verona) e Tevez (Juventus)
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La Redazione
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.
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Serie A, risultati e classifica – Solo la Roma segue il passo della Juventus
FATTO FOOTBALL CLUB 15A GIORNATA - Napoli e Inter bloccate in casa da Udinese e Parma. Destro regala la vittoria a Garcia, che rimane nella scia di Conte
LA GIORNATA
Allungano Juventus e Roma, si fermano Napoli, Inter e Fiorentina. Si potrebbe dire che vincono le difese, dato che le due davanti hanno subito meno gol insieme delle altre da sole. D’altronde lo diceva Sun Tzu che se la possibilità di vincere è nell’attacco, l’invincibilità è solo in difesa, e questa massima nel campionato italiano ha sempre trovato una sua rigida applicazione. Al di là del vecchio adagio che la Serie A è il campionato più bello perché più difficile, cliché che oramai non regge il mutare del tempo e dei rapporti di forza a livello continentale, il mezzogiorno di fuoco dell’Olimpico ha sicuramente regalato spettacolo, grazie a due squadre come Roma e Fiorentina oramai padrone di uno stile di gioco riconoscibile. La corazzata giallorossa con un centrocampo schierato a protezione della difesa e un gioco che privilegia il palleggio collettivo, dove ai singoli è chiesto solo di spezzare il ritmo e rompere l’equilibrio. La Fiorentina sempre costretta a imporre il proprio gioco, il proprio ritmo, incapace di adattarsi all’avversario e alle circostanze e quindi troppo dipendente dalla forma degli uomini migliori.
Ieri la Roma ha dimostrato che contro le squadre che se la giocano a viso aperto funziona meglio, e che ora che è svanita la pressione dei record e della vetta che le aveva tagliato le gambe, si sono liberate nuove energie. E la favola di Destro è lì a dimostrarlo. Per la squadra di Montella il salto di qualità fatica ad arrivare, se come all’Olimpico Rossi è sottotono, Borja Valerio è ingabbiato e Cuadrado poco incisivo. Partita bellissima tra due delle squadre destinate a una candidatura all’Oscar di miglior film del campionato. Mentre resta fuori concorso la Juventus. Come da tradizione squadra di stampo fordista, dove ogni ingranaggio è funzionale al movimento collettivo, anche contro il derelitto Bologna dove altri si sarebbero potuti distrarre e perdere punti preziosi, gli uomini di Conte si confermano in una forma psicofisica eccellente. E il prossimo turno aspettano il Sassuolo, mentre Milan-Roma e Napoli-Inter si toglieranno punti a vicenda, a tutto vantaggio dell’arancia meccanica bianconera.
A Napoli invece la trasformazione annunciata da Benitez dimostra che non c’è solo bisogno di tempo – che cinque mesi sono pochi per rivoltare come un calzino quattro anni made in Mazzarri – ma anche degli uomini giusti, soprattutto in difesa. Il 3-3 casalingo con l’Udinese fa il paio con il 3-3 casalingo dell’Inter contro il Parma, dove invece Mazzarri a sua volta è stato chiamato a una contro-rivoluzione per restituire ai nerazzurri quella serenità difensiva assente negli ultimi anni. E senza scomodare Sun Tzu, basta guardare ai sei gol presi complessivamente ieri per giustificare la classifica deficitaria di entrambe. Fa quasi tenerezza invece il Milan, nobile decaduta rimasta aggrappata all’unico candelabro d’argento (Balotelli) di una stanza dove le macchie di umidità hanno preso il posto dei quadri ,e la desolazione ha sostituito gli sfarzi di un tempo. Una volta erano invincibili, oggi quasi festeggiano un pareggio a Livorno. Crisi nera anche per la Lazio, una sola vittoria nelle ultime sei partite, dove Petkovic come Allegri ha i giorni contati.
1 /10 Vidal ancora trascinatore nella Juve che sbanca Bologna e continua la fuga
Per come sono state costruite le due squadre, malissimo, tra doppioni e lacune, non si può imputare solo ai due tecnici la classifica traballante, con tutte le colpe dei due: incapaci di osare pur consapevoli che il loro ciclo è terminato. Ma licenziare un dirigente non è semplicissimo, vedi la sceneggiata infinita in casa Milan. Tornano alla vittoria la Sampdoria, che inguaia sempre più il Catania, e il Verona che dopo un digiuno lungo un mese lo fa in rimonta contro un’Atalanta che non demeritava, e cui l’arbitraggio non ha certo sorriso. Così come il Genoa si è lamentato, a ragione, dell’espulsione di Manfredini che l’ha costretto a subire in dieci uomini la rimonta del Cagliari di un ispiratissimo Sau. La nebbia della bassa classifica risucchia invece il Sassuolo, che dopo un match appesantito da un padano cielo plumbeo che nascondeva il pallone ai giocatori, regala vittoria e sorpasso in classifica al Chievo. Gli unici a farsi vedere i tifosi del Sassuolo, che accompagnati dagli ultrà locali hanno contestato il patron Squinzi per il recente acquisto del vecchio Stadio del Giglio: storica casa della Reggiana da oggi di proprietà del Sassuolo, altra squadra di un altro paese.
IL PERSONAGGIO
E quindi uscimmo a riveder le stelle. In realtà è durato così tanto l’urlo di gioia di Mattia Destro dopo il gol con la Fiorentina, che la Divina Commedia avrebbe avuto il tempo di recitarla tutta. Raccontando l’inferno dei mille infortuni subiti da lui, che dopo una stagione da bambino prodigio al Siena, con 12 gol al primo campionato di Serie A, aveva fatto il grande salto ed era passato alla Roma per una cifra da fuoriclasse. Ma che Roma non era il paradiso Destro se ne sarebbe accorto dopo pochi mesi, a gennaio, con il primo infortunio al menisco. Un faticoso rientro a fine stagione e poi, quest’estate, il mistero del ginocchio che s’infittisce. “L’hanno operato male”, “era sbagliata la diagnosi”, “ha affrettato troppo il rientro”, le voci dell’etere giallorosso si inseguivano cercando di acchiappare il fantasma del giocatore che fu. Intanto alcune foto del ragazzo in sovrappeso spopolavano sui social network, dove la sua mutazione si sovrapponeva con le immagini di Bud Spencer o del drugo Lebowski, due falsi magri, per dire. Avere vent’anni, sfiorare la convocazione all’Europeo 2012 e trasformarsi in un mistero buffo, quanti se ne sono visti così nel calcio. E quanti se ne sono persi. Fino a ieri, quando entrato in campo da nemmeno nove minuti in sostituzione di Florenzi, e girando a rete il cross di Gervinho, Mattia Destro trova finalmente l’uscita dall’inferno. Ne gioverà la Roma, ne godrà la nazionale italiana ai prossimi Mondiali di Brasile 2014.
LA SPIGOLATURA
Fischi del San Paolo e tifosi che sempre in maggior numero cominciano a dubitare di Rafa Benitez. Accolto come chi poteva finalmente dare al Napoli una mentalità europea, il tecnico spagnolo è nell’occhio del ciclone. Forse per questo non ha saputo trattenersi, e nel dopopartita ha stigmatizzato gli errori della difesa. E’ raro che un tecnico accusi un reparto della propria squadra, e infatti subito è intervenuto il ds Bigon, puntualizzando a ragione che nel calcio ci si difende in undici. Ma il Napoli è un caso limite. Nei 17 gol subiti – gli stessi dei nerazzurri, anche loro in difficoltà, più di Roma e Juve che insieme ne hanno subiti 15 – va ricercata la cifra degli otto punti che il Napoli concede alla capolista. Benitez all’inizio della sua avventura aveva chiesto alcuni uomini specifici davanti, e infatti sono arrivati Higuain che non ha fatto rimpiangere Cavani, Callejon che con 7 gol è una lieta sorpresa, e Merteens che è un valido sostituto. Ma a centrocampo non è arrivato nessuno e in difesa solo Albiol, ottimo per fare da chioccia ai vari Britos e Fernandes, nel caso si creda in loro – e bisogna avere molta fede – ma insufficiente a reggere da solo il reparto. Soprattutto dopo l’annunciata bocciatura dell’ex capitano Cannavaro. Gli errori individuali commessi dai difensori del Napoli sono un’allarme che non può essere ignorato in fase di mercato se si crede nella rivoluzione utopica di Benitez.
twitter: @ellepuntopi
RISULTATI
Bologna-Juventus 0-2 (Vidal (J) al 12′ p.t. e Chiellini (J) al 44′ s.t.)
Livorno-Milan 2-2 (Balotelli (M) al 7′ p.t. e al 38′ s.t., Siligardi (L) al 16′ p.t. e Paulinho (L) al 13′ s.t.)
Napoli-Udinese 3-3 (Pandev (N) al 38′ e al 41′ p.t., autogol di F.Fernandez (N) al 45′ p.t., B. Fernandes (U) al 25′ s.t., Dzemaili (N) al 26′ s.t. e Basta (U) al 35′ s.t.)
Roma-Fiorentina 2-1 (Maicon (R) al 7′ p.t., Vargas (F) al 29′ p.t. e Destro al 22′ s.t.) Cagliari-Genoa 2-1 (Gilardino (G) al 16′ p.t., Sau (C) al 31′ e al 47′ s.t.)
Sampdoria-Catania 2-0 (Eder al 9′ s.t. e Gabbiadini al 32′ s.t.)
Sassuolo-Chievo 0-1 (Thereau al 10′ s.t.)
Torino-Lazio 1-0 (Glik al 19′ p.t.)
Verona-Atalanta 2-1 (Denis (A) al 42′ p.t., Gomez (V) al 37′ s.t. e Jorginho (V) su rigore al 42′ s.t.)
Inter-Parma 3-3 (Sansone (P) al 12′ p.t. e al 15′ s.t., Palacio (I) al 44′ p.t. e al 9′ s.t., Parolo (P) al 46′ p.t. e Guarin (I) al 11′ s.t.)
CLASSIFICA
Juventus 40
Roma 37
Napoli 32
Inter 28
Fiorentina 27
Verona 25
Genoa 19
Torino 19
Parma 18
Cagliari 18
Milan 18
Lazio 17
Atalanta 17
Udinese 17
Chievo 15
Sampdoria 14
Sassuolo 14
Livorno 13
Bologna 12
Catania 9
MARCATORI
12 gol G. Rossi (Fiorentina), 9 gol Palacio (Inter), 8 gol Cerci (Torino), 7 gol Berardi (Sassuolo), Callejon e Higuain (Napoli) Gilardino (Genoa), Jorginho (Verona) e Tevez (Juventus)
PROSSIMO TURNO
Catania-Verona (sabato 14, ore 18.00), Juventus-Sassuolo (sabato 14, ore 20.45), Genoa-Atalanta, Lazio-Livorno, Parma-Cagliari, Udinese-Torino (domenica 15, ore 15.00), Napoli-Inter, Milan-Roma (domenica 15, ore 20.45)
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Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.