“L’evasione fiscale è sinergica alla corruzione, all’illegalità e alla criminalità organizzata, che pregiudicano il buon funzionamento dell’economia, impediscono il riscatto sociale delle nuove generazioni e compromettono le prospettive di sviluppo delle fasce più svantaggiate”. Parola del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che chiede un impegno internazionale in campo fiscale, perché in una economia globalizzata un’azione efficace contro l’evasione “non può limitarsi a misure domestiche unilaterali: si rendono necessarie anche risposte coordinate a livello internazionale”.
“I Paesi del G20 hanno confermato l’impegno ad adottare entro la fine del 2015 lo scambio automatico di informazioni quale nuovo standard globale di trasparenza fiscale e assicurato il proprio supporto all’Ocse per sviluppare tale standard entro la metà del 2014″, ha spiegato il ministro, sottolineando che “la delega fiscale all’esame del Senato è essenziale per rendere più efficace l’accertamento senza ostacolare la crescita economica”. E che l’intento della delega “è quello di potenziare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti, favorendo una corrispondente riduzione dei relativi oneri bancari, incentivare l’utilizzo della moneta elettronica e favorire il crescente utilizzo della fatturazione elettronica”.
“C’è bisogno di affermare che l’elusione e l’evasione fiscale non sono compatibili con la nostra economia e con nessun sistema veramente democratico”, ha aggiunto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, sottolineando che l’ammontare delle tasse evase viene “stimato dalla Corte Conti in circa 130 miliardi“. Sul versante dell’evasione fiscale, precisa Befera in occasione del convegno sulla legalità fiscale italiana, “nonostante l’impegno ed i grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni c’è ancora molta strada da fare”. Il fenomeno complessivo dell’economia sommersa “ha ricadute pesantissime sul sistema economico e sociale del Paese”.