Se Alitalia non più interessa più ai cugini d’Oltralpe, gli aeroporti italiani invece restano nei pensieri dei francesi. Prova ne è il fatto che, mentre Air France-Klm si è sfilata dalla ricapitalizzazione della compagnia di bandiera, Ardian, meglio nota in passato come Axa private equity, ha deciso invece di stringere un’alleanza con Fondi italiani per le infrastrutture (F2i) di Vito Gamberale, che investe in reti strategiche come la Sea e la Sagat, rispettivamente società di gestione degli aeroporti di Milano e di Torino, oltre che in energia e in fibra con la Metroweb di cui è socia anche la Cassa Depositi e Prestiti che è pure azionista di riferimento di F2i.

Con un impegno da 150 milioni di euro, Ardian, che di recente è diventata socio di riferimento dell’aeroporto londinese di Luton, entra infatti nell’azionariato del fondo F2i al posto di Bank of America. Nel dettaglio, la società d’investimento francese ha acquistato azioni del Primo Fondo F2i ed è diventata azionista della società di gestione Sgr F2i con una quota del 9,9 per cento. Quanto basta per aver diritto ad una finestra importante nel consiglio di amministrazione con la nomina di un componente del cda che delinea le strategie di investimento di un fondo la cui raccolta complessiva supera di poco il miliardo e ottocento milioni di euro.

Ardian e F2i, del resto, sono due società che si conoscono già da tempo come testimonia il fatto che lo scorso 6 dicembre, hanno raggiunto un accordo congiunto con l’Enel per acquistare il 14,8% di Enel Rete Gas Spa no nancora nelle loro mani. “L’operazione di cessione – aveva spiegato l’Enel in occasione della firma delle vendita – rientra nel programma di dismissioni annunciato al mercato da Enel lo scorso 13 marzo e consente al gruppo di realizzare un incasso di circa 300 milioni di euro, con un effetto di riduzione dell’indebitamento finanziario netto consolidato di 122,4 milioni di euro (pari al corrispettivo per la cessione della partecipazione)”.

Quanto ad Ardian e a F2i, l’acquisizione ha rafforzato la presenza nel segmento distribuzione gas che proprio in Francia vanta uno dei suoi più rilevanti operatori internazionali, Gdf-Suez, gruppo nato sulla scia di una tentata acquisizione, poi fallita, proprio dell’Enel nel lontano 2006. Ma quali saranno, a questo punto, i nuovi progetti di Ardian e F2i? Difficile a dirsi, anche se qualche indizio viene dal sito del gruppo di Gamberale che spiega come il Primo Fondo “si pone come centro di aggregazione e di alleanze con soggetti pubblici e privati che operano nel settore delle infrastrutture nazionali. Partecipa a processi di privatizzazione, al consolidamento delle relazioni con enti locali ed imprenditori privati, aggregando investitori domestici ed internazionali”. Un programma importante nel momento in cui il governo di Enrico Letta ha riportato in primo piano il processo di dismissioni dello Stato e gli enti locali, con l’acqua alla gola, mettono in vendita ciò che possono per far quadrare i bilanci.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Imu, responsabile economico Pd: “Reintrodurla per detassare stipendi”

next
Articolo Successivo

Pil mondiale, il 30% arriva da Paesi a rischio medio ed elevato

next