Ancora una volta i rimborsi “facili”, al centro dell’attenzione dell’operato dei consiglieri regionali della Lombardia. E’ la Corte dei Conti a contestare, a esponenti del Popolo della Libertà e della Lega Nord un danno erariale di 500mila euro. I rimborsi riguardano il periodo 2008-2011 e la prima parte del 2012, per spese, tramite i gruppi, definite “del tutto estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti interessi personali del singolo consigliere”. La cifra si somma al milione di euro già contestato dalla Corte dei Conti ai consiglieri di Lega e Pd a luglio 2013, quando erano stati sentiti in procura i primi consiglieri regionali

Tra i destinatari delle contestazioni per danno erariale vi sono, oltre ai singoli consiglieri regionali beneficiari dei rimborsi, anche i presidenti dei gruppi consiliari interessati cui è affidato il compito e la responsabilità di gestire i fondi attribuiti ai gruppi. Con l’emissione degli inviti si conclude una prima parte dell’attività della procura regionale, mentre proseguono le indagini su altri 65 consiglieri, di cui 37 riconducibili ai gruppi Pdl e Lega Nord e 28 ai gruppi consiliari di opposizione del periodo 2008-2012.

L’ultima seduta consiliare dell’era Formigoni al Pirellone si era conclusa con i consiglieri in fuga davanti alle domande dei cronisti. Succedeva un anno fa: dagli atti della procura spuntavano cene nei migliori ristoranti, ma anche piccole spese quotidiane, per arrivare ai fuochi d’artificio e alle cartucce per armi da fuoco di alcuni esponenti leghisti, tutti pagati con i fondi destinati all’attività dei gruppi consiliari. 

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