Federico Rampini, Marcello Sorgi e Renato Brunetta, dopo aver visto le immagini sullo scontro tra Letta ed il Movimento 5 Stelle in Parlamento, si espongono e dicono la loro sull’attuale scenario politico. Per Sorgi l’attacco di Grillo è stato “volgare”, Rampini afferma che in America quando un politico attacca un giornalista questo viene interpretato come un gesto di debolezza: “Un politico che se la prende con la stampa è un politico in declino”. Travaglio rammenta che, quando fu insultato e minacciato da Vincenzo De Luca, Enrico Letta non espresse solidarietà. Brunetta osserva che la Oppo e Merlo in molte occasioni lo hanno insultato
Politica
Servizio Pubblico, Rampini, Sorgi, Travaglio e Brunetta su scontro Grillo-giornalisti
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- 16:13 - Mezzanotte (Managerialia): "Oltre 450 donne in short list Women on Board pronte per cda"
Roma, 7 ott. (Adnkronos/Labitalia) - “Questa nuova edizione nasce dall’esigenza di dar seguito alle tante sollecitazioni che abbiamo ricevuto dalle manager che hanno frequentato già Women on Board e che vogliono continuare a studiare e formarsi nonché da chi affronterà questo percorso per la prima volta. Oggi sono oltre 450 le professioniste nella nostra short list pronte per entrare nelle governance di aziende pubbliche e private ma soprattutto nelle Pmi in tutte le regioni italiane”. Così Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna, intervenendo alla presentazione alla Camera dei Deputati della terza edizione di 'Women on Board', il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets, e di cui è co-ideatrice. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi.
"Wob è una community nata in maniera spontanea che desidera promuovere il merito delle donne e mettere questo patrimonio al servizio delle aziende, oggi sempre più inclusive", ha concluso.
- 16:11 - Cuzzilla (Cida): "Governance con equa presenza dei generi sono le più efficaci"
Roma, 7 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Questo è un tema che dovrebbe essere semplice e che invece è ancora complicato. Bisogna lavorarci tanto e farlo insieme, come Cida faremo un programma importante al riguardo. Innanzitutto nelle organizzazioni dobbiamo dare più spazio alla contrattazione di secondo livello. E poi non possiamo più assistere a una diversità di retribuzioni tra uomo e donna a parità di mansioni". Così Stefano Cuzzilla, presidente di Cida e Federmanager, intervenendo alla presentazione alla Camera dei Deputati della terza edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi.
Secondo Cuzzilla, "le governance miste, in cui è garantita un’equa presenza dei generi, sono le più efficaci e stanno dimostrando una maggiore resilienza quando si verifica una crisi. È necessario avere a disposizione competenze complementari per prendere le decisioni migliori. Questo si ripercuote positivamente anche sull’organizzazione aziendale, favorendo una crescita della presenza femminile nelle altre posizioni".
"Perciò – aggiunge Cuzzilla – è importante investire nella formazione e costruire percorsi di valorizzazione dentro e fuori le imprese. Nel nostro Paese, dove lavora soltanto una donna su due, dove soltanto il 28% dei manager è donna, dobbiamo rimuovere tutti fattori - economici, sociali e soprattutto culturali - che sono ostacolo all’affermazione della parità nel mondo del lavoro. Dobbiamo portare le donne al lavoro, farle lavorare bene. Questo progetto è fondamentale: laddove c'è governance mista l'azienda funziona meglio. Ma servono fatti concreti, come Cida agiremo fortemente su questo", conclude.
- 16:09 - Bonetti: "Bene 'Women on Board', agire per promozione donne in cda"
Roma, 7 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Sono onorata che Manageritalia e Federmanager abbiano scelto di dare avvio quest'anno dalla Camera dei Deputati a un percorso importante di formazione al femminile per promuovere la presenza di donne nei cda e nei livelli esecutivi delle aziende. L'alleanza mondo privato delle imprese e mondo istituzionale ha segnato un percorso virtuoso ed efficace del nostro Paese, a partire dalla legge Golfo Mosca che ha introdotto per la prima volta le quote per le donne nel cda fino ad arrivare alla certificazione per la parità di genere dentro alle azioni del Governo Draghi e promossa all'interno del Pnrr". Così Elena Bonetti, componente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati e già ministro per le Pari opportunità, con Adnkronos/Labitalia a margine della presentazione alla Camera della 3a edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets.
Secondo Bonetti, "la presenza di donne nei cda, ma non solo, la presenza di donne nei ruoli di governance in tutti i livelli della carriera, e anche della presenza nelle imprese, dà ormai dati certi sulla qualità ulteriore che essa può portare nell'ottica di una diversità di genere, anche in una leva di sviluppo italiano. Solo mettendo in campo tutte le energie femminili di cui disponiamo l'Italia può pensare di avere un percorso di crescita, di sviluppo e di competitività a livello europeo e a livello internazionale", ha sottolineato.
Quindi la strada è di andare verso uno step successivo rispetto a quanto fatto negli anni scorsi. "Oggi quello che dobbiamo fare è proseguire certamente in un'azione di formazione coordinata ma anche attraverso una normativa che renda conveniente, ancora più conveniente e in qualche modo a tratti anche obbligatorio la promozione delle donne nei cda: questo fa la certificazione per la parità di genere", ha sottolineato.
Per l'esponente politico però "serve però anche mettere in campo politiche necessarie per le piccole e le medie imprese, quindi ricostruire quella filiera che dalla grande impresa partecipata possa 'contaminare' in modo positivo l'esperienza delle piccole e le medie imprese che ovviamente vivono di dimensioni, di fatiche e di opportunità diverse. Ma è quello che credo sia il passo successivo che già la certificazione ha iniziato ma su quale bisogna proseguire convintamente", ha concluso.
- 16:06 - Più donne in cda per meriti e competenze, ecco 3a edizione di 'Women on Board'
Roma, 7 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Favorire l’inserimento delle donne nei Cda non per legge o per quote rosa ma per meriti e competenze. Stop al divario di genere oltre a una maggiore inclusività nelle posizioni di leadership all’interno di organizzazioni aziendali di imprese pubbliche e private. Sono questi gli obbiettivi della 3° edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi.
I contenuti della terza edizione sono stati illustrati questa mattina, presso la Sala Matteotti di Palazzo Theodoli – Bianchelli, Camera dei Deputati, con la partecipazione di Elena Bonetti, già ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia affiancata dal presidente Cida e Federmanager, Stefano Cuzzilla e dalle due donne ideatrici del progetto: Cristina Mezzanotte di Manageritalia e Sara Cirone di Federmanager Minerva, Aidp e Hub del Territorio. Tante le novità di questa edizione a cominciare dalla conferma delle partnership con gli ordini dei commercialisti e dei consulenti del lavoro e con l’Associazione nazionale forense. Si amplia anche il calendario degli incontri. Saranno infatti ben 15 gli appuntamenti formativi, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (che saranno aperti anche alle partecipanti Wob delle scorse edizioni).
Ogni incontro avrà la durata di circa 3 ore, in cui le partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. Diverse le tematiche affrontate che spaziano dal 'personal branding soft skills networking' all’equilibrio di genere nelle società non quotate passando per 'l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali' sino ai 'principi dell’etica d’impresa', oltre a comprendere come agiscono 'gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche' e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei Cda.
'Women On Board 2025' varcherà per la prima volta anche i confini nazionali. Nel mese di marzo, infatti è previsto a Bruxelles, presso gli spazi del Parlamento Europeo, un incontro tra una delegazione delle donne di Wob e rappresentanti delle istituzioni comunitarie per confrontarsi sui diversi modelli di management attuati dai diversi paesi ma soprattutto per conoscere best practice che possono concretamente portare anche in Italia una vera inclusione di genere. Previsto anche un incontro al Cec (Confederazione europea dei manager) per favorire e agevolare il dialogo e il confronto internazionale tra manager.
E 'Women on Board 2025' è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con incontri formativi che prenderanno il via il prossimo mese di novembre per concludersi a giugno 2025. Al termine del corso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato on line consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance.
All’evento sono intervenuti anche Michele de Tavonatti, presidente Cpo nazionale del Cndcec, Luca De Compadri vicepresidente Cnocdl e Nicoletta Grassi, Direttivo Nazionale Anf. A chiudere i lavori, le testimonianze di Carla Nisio (head of cloud4tim Noovle - TIM Olivetti board member) e Teresa Lopilato (consigliera di BolognaFiere e presidente di Bologna Marathon), professioniste che hanno partecipato alla passata edizione di 'Women On Board'.
- 15:58 - Farmaci: psoriasi cuoio capelluto, nuovi studi confermano efficacia deucravacitinib
Roma, 7 ott. (Adnkronos Salute) - Bristol Myers Squibb ha annunciato i risultati positivi dello studio di fase 3b/4 Psoriatyk Scalp per la valutazione di deucravacitinib nel trattamento dei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, compresi quelli con psoriasi meno estesa. L'endpoint primario - riporta una nota - è stato raggiunto, con un miglioramento statisticamente significativo del Physician's Global Assessment (ss-Pga) specifico per il cuoio capelluto di 0 o 1 (chiaro/quasi chiaro) a 16 settimane, con un numero di pazienti che hanno raggiunto ss-Pga 0/1 tre volte maggiore con il trattamento con deucravacitinib rispetto a quelli trattati con placebo (48,5% contro 13,7%). I nuovi risultati di efficacia e sicurezza di Psoriatyk Scalp, i risultati riportati dai pazienti e altri 23 abstract sono stati presentati al Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (Eadv) ad Amsterdam, che si è tenuto dal 25 al 28 settembre.
"Circa l'80% dei pazienti colpiti da psoriasi a placche presenta un coinvolgimento del cuoio capelluto e solitamente avverte prurito, desquamazione, dolore e sanguinamento, che riducono notevolmente la qualità di vita - afferma Mark Lebwohl, preside di Clinica terapeutica al Kimberly e Eric J. Waldman Department of Dermatology della Icahn School of Medicine a Mount Sinai - Questi nuovi risultati confermano che deucravacitinib è un trattamento orale sicuro ed efficace, da somministrare una volta al giorno, per le persone affette da psoriasi da moderata a grave, con coinvolgimento di aree ad alto impatto come il cuoio capelluto".
Inoltre, lo studio di fase 3b/4, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di 52 settimane - si legge - ha soddisfatto i principali endpoint secondari alla settimana 16, con una percentuale significativamente superiore di pazienti che hanno raggiunto almeno un miglioramento del 90% della risposta Psoriasis Scalp Severity Index (Pssi) e una variazione rispetto al basale (Cfb) del prurito del cuoio capelluto con il trattamento con deucravacitinib rispetto a placebo. Miglioramenti maggiori sono stati riportati dai pazienti che hanno ricevuto deucravacitinib rispetto a placebo, rispettivamente, nel raggiungimento della differenza minima clinicamente importante (Mcid) per prurito specifico del cuoio capelluto (41,7% versus 9,8%), dolore (26,2% vs 11,8%) e desquamazione (53,4% vs 19,6%), nonché per i punteggi della scala di valutazione numerica (Nrs) per il prurito in tutto il corpo (39,8% versus 13,7%).
Il profilo di sicurezza di deucravacitinib nello studio Psoriatyk Scalp è risultato coerente con quelli precedentemente riportati dagli studi clinici condotti su deucravacitinib nella psoriasi, prosegue la nota. Gli eventi avversi più comuni associati al trattamento con deucravacitinib nello studio sono stati nasofaringite (14,6%), infezione delle alte vie respiratorie (11,7%), acne (9,7%), emicrania (7,8%), Covid-19 (5,8%) e acne pustolosa (5,8%).
Un'analisi ad interim del Registry of Psoriasis Health Outcomes: a Longitudinal Real-World Collaboration Study (RePhlect) ha valutato 118 pazienti, 108 dei quali con psoriasi a placche da moderata a grave. L'analisi ha dimostrato che l'efficacia a 6 mesi del trattamento continuo con deucravacitinib dei pazienti del registro real-world è risultata coerente con i risultati di efficacia osservati negli studi clinici Poetyk Pso nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. I risultati mostrano che i pazienti nel gruppo complessivo hanno ottenuto una riduzione media statisticamente significativa delle misure di gravità di malattia (il 67,9% ha raggiunto un punteggio Psoriasis Area and Severity Index o Pasi ≤3; punteggio Pasi medio al basale 6,3, variazione dal basale -4,1), del punteggio di percentuale di superficie corporea (Bsa) colpita (64,1% dei pazienti ha ottenuto una Bsa ≤3%; punteggio medio al basale 9,3, variazione dal basale -5,8) e del punteggio di Investigator's Global Assessment o Iga (il 46,8% ha raggiunto un punteggio Iga di 0/1; punteggio medio Iga al basale 2,7, variazione dal basale -1,2) dal basale al follow-up. Risultati simili sono stati osservati nel sottogruppo di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.
"Questi dati dimostrano ulteriormente la sicurezza e l'efficacia di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi in aree ad alto impatto, come il cuoio capelluto - evidenzia Daniel Quirk, Vicepresidente senior, Worldwide Immunology and Neuroscience medical affairs, Bristol Myers Squibb - e includono la prima analisi dal nostro registro RePhlect, fornendo prove che evidenziano il beneficio in un setting di real world di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi da placca moderata a grave. Crediamo che deucravacitinib abbia il potenziale per essere una terapia sistemica a cui i clinici si possono affidare per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave, specialmente in caso di coinvolgimento del cuoio capelluto. In generale, questi risultati promettenti confermano deucravacitinib una volta al giorno come potenziale standard di cura, mentre continuiamo a guidare l'innovazione Tyk2".
La psoriasi è una malattia sistemica cronica, immuno-mediata, ampiamente diffusa, che compromette sensibilmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. Rappresenta un grave problema a livello globale, che vede almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo colpite da qualche forma di questa malattia, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta la forma moderata-severa. Fino al 90% dei pazienti con psoriasi presenta la forma volgare, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde tipicamente ricoperte da squame biancastre. Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a grave non sono trattati o trattati in modo adeguato e non sono soddisfatti delle attuali terapie.
La psoriasi è associata a diverse comorbidità che influenzano il benessere dei pazienti, come l'artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l'obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione. La psoriasi del cuoio capelluto, che si manifesta in circa l'80% dei pazienti con psoriasi a placche, è associata a prurito, desquamazione, dolore e sanguinamento e influenza notevolmente la qualità della vita legata alla salute. La psoriasi del cuoio capelluto può essere difficile da trattare con agenti topici e i dati disponibili sull'efficacia degli agenti sistemici nel trattamento della malattia del cuoio capelluto da moderata a grave sono limitati.
Deucravacitinib è anche oggetto di studi clinici in molteplici malattie immuno-mediate.
- 15:57 - Strage Erba: giudici, 'testimone Frigerio lucido, intossicazione indimostrata'
Milano, 7 ott. (Adnkronos) - Il super testimone della strage di Erba, Mario Frigerio è attendibile. Ne è convinta la corte d'Appello di Brescia che nelle motivazioni con cui respinge la richiesta di revisione di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati in via definitiva all'ergastolo per il quadruplice omicidio dell'11 dicembre del 2006 sottolinea come la tematica del cosiddetto 'falso ricordo' sia già stata oggetto di ricorso in appello e in Cassazione", ma soprattutto di come in aula (primo grado) Frigerio "è lucido e precisissimo nel fornire dettagli sui vicini, sulle abitudini familiari, sugli avvenimenti di quella giornata e sull'aggressione, che descrive in modo coerente rispetto alle altre emergenze istruttorie e sovrapponibile al racconto di Olindo Romano".
L'intossicazione da monossido di carbonio su cui si concentra la consulenza della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi "è indimostrata, giacché le analisi cui era sottoposto Frigerio non comprendono alcun accertamento circa la presenza di carbossiemoglobina ed egli è stato esposto ai fumi dell'incendio per un tempo molto più breve della moglie, poiché allontanato dalla fonte di esposizione dai primi soccorritori già intorno alle 20.25, ossia pochi minuti dopo l'aggressione".
Per la corte "i consulenti pretendono di ricavare l'intossicazione dallo stato confusionale in cui versava Frigerio, attestato dal contenuto dei colloqui oggetto d'intercettazione, ma tale stato è agevolmente spiegabile con il grave trauma subito dal testimone, miracolosamente sopravvissuto a una violentissima aggressione, in cui, oltretutto, perdeva la moglie, e con le condizioni di prostrazione fisica e psicologica in cui si trovava".
- 15:31 - Strage Erba: giudici, 'nessun accanimento, prove solide contro Olindo e Rosa'
Milano, 7 ott. (Adnkronos) - "La solidità dell'impianto probatorio" su cui si fondano le sentenze e "soprattutto l'assenza del carattere di novità della maggior parte delle prove" non lasciano dubbi ai giudici della corte d'appello di Brescia che lo scorso 10 luglio hanno dichiarato inammissibile la richiesta di Olindo Romano e Rosa Bazzi di riaprire il processo sulla strage di Erba. Nelle quasi 90 pagine di motivazioni, la corte risponde - punto su punto - alle osservazioni del pool difensivo, guidato dall'avvocato Fabio Schembri, e i giudici definiscono "fantasiosa" l'ipotesi di un ipotetico "accanimento degli inquirenti nei confronti di Romano e Bazzi, già escluso con dovizia di argomenti dalle sentenze di merito e smentito dalla pluralità delle piste seguite nell'immediatezza dell'eccidio".