A Roma c’è una tendopoli a due passi dalla Domus Aurea, con vista Colosseo. Degrado, immondizia al cielo aperto, rottami di ogni tipo. E’ quello che si vede passeggiando per il parco di Colle Oppio, pieno centro storico. Nelle tende da campeggio dormono tanti rifugiati politici, provenienti sopratutto dalla Libia. “Non vogliamo vivere così, questa non è vita, al freddo, senza farsi una doccia”, racconta ai microfoni de ilfattoquotidiano.it un ragazzo senegalese da due anni in Italia. “Non abbiamo scelta – dice – lo Stato non ci aiuta e non possiamo scappare negli altri Paesi dove il lavoro c’è, perché il nostro documento è valido soltanto qui”. Contro il degrado si è mossa la cittadinanza, organizzando una fiaccolata per chiedere più decoro al Colle Oppio. “Non è così pericoloso come alcuni giornali lo hanno descritto”, spiega un romano. Un altro abitante aggiuge: “Non è colpa di questi poveracci, ma il sindaco Marino deve fare qualcosa invece di pensare alla pedonalizzazione senza senso”. “Il problema non sono soltanto gli immigrati: prima c’era una cooperativa che ripuliva il parco, ma il Comune non ha rinnovato il contratto”, spiega una signora di Irene Buscemi
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