“Non ho mai pensato di truccare una partita. Se venisse dimostrato, sono disposto ad andare in piazza e ad ammazzarmi”: parola dell’ex centrocampista del Milan Rino Gattuso finito nel mirino della procura di Cremona. Nella nuova indagine sul calcioscommesse ci sono gli arresti (quattro). Ma soprattutto ci sono le perquisizioni a carico degli indagati (16), tra cui Gattuso e Cristian Brocchi. Perquisizioni fruttuose, tanto che gli inquirenti hanno trovato appunti e materiale informatico che confermerebbero il castello accusatorio. Nonché una realtà difficile da accettare: nonostante indagini, arresti e scandali, il calcio italiano è ben lungi dall’aver sconfitto la piaga delle scommesse clandestine. Che continuavano come se nulla fosse. Basti pensare, come hanno raccontato gli inquirenti in conferenza stampa, che alcune delle persone coinvolte si sono incontrate “fino a due tre giorni fa” per concordare le strategie finalizzate a falsare le partite. Non caso, esiste il “concreto pericolo” di manipolazioni dei campionati in corso, scrive il gip. Novanta gare dal 2009 fino all’ultimo campionato di serie A, B e Lega Pro, infatti, sarebbero state truccate, comprese quelle di Juventus, Inter e Milan. Un salto di qualità, quindi. Che puntava fino ai mondiali in Brasile: la magistratura parla di “un piano di interventi illeciti sui mondiali”.
E’ questo, in estrema sintesi, il bilancio del nuovo blitz della polizia di Cremona, con arresti e perquisizioni, nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Tra gli indagati anche l’ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, l’ex giocatore della Lazio Cristian Brocchi e due giocatori ancora in attività. Nella notte gli agenti hanno perquisito le loro abitazioni. “Sono arrabbiato e offeso“, è stato il commento di Gennaro Gattuso a Sportmediaset. “Non ho mai scommesso in vita mia”. Concetti ribaditi più tardi anche a Sky Sport: “Bazzani (uno degli arrestati, ndr) lo conosce mezza Serie A, a Milanello lo conoscono tutti. E’ un amico che ha una ricevitoria a Bologna, ma non ho mai parlato di truccare una partita. A quei 13 sms io non ho mai risposto”.
In carcere sono finiti Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, due personaggi chiave identificati come ‘mister X’ nelle precedenti fasi dell’inchiesta. Secondo gli inquirenti, hanno avuto un ruolo di collegamento tra il mondo delle scommesse illegali e le società. In serata “la Lazio, il suo presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Igli Tare, dichiarano di non aver avuto nessun rapporto nè di carattere sportivo, nè di carattere personale, nè di qualsiasi altro genere con il signor Francesco Bazzani”. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci e Fabio Quadri. Gli agenti della squadra mobile e del Servizio centrale operativo hanno eseguito tra Milano, Bologna, Rimini e Messina quattro provvedimenti restrittivi per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva, aggravata dalla transnazionalità delle condotte delittuose. I provvedimenti sono relativi all’ultima fase dell’inchiesta “Last Bet”, partita a giugno del 2010, che ha già coinvolto decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. “Con l’operazione di oggi”, ha commentato Andrea Grassi, direttore della divisione operativa del Servizio centrale operativo della polizia, “salgono a 120 gli indagati e 54 gli arrestati dalla fine del 2010. E’ questo il bilancio di tre anni di lavoro: un lavoro che non si è mai fermato e che dimostra che il fenomeno non è sopito”.
L’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE DEL GIP
“Pronto un piano per truccare i mondiali” – Il gruppo di Singapore, parte dell’inchiesta sul calcio scommesse, sarebbe stato pronto a mettere in atto un piano per “truccare” i prossimi Mondiali che si svolgeranno l’anno prossimo in Brasile. Le accuse “riguardano la manipolazione di un gran numero di partite in molti paesi e ad altissimo livello fino a progettare, a quanto sembra, un piano di interventi illeciti sui prossimi Campionati del mondo che si svolgeranno in Brasile”. Lo scrive il gip Guido Salvini in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di quattro persone, tra cui Spadaro, Quadri e Rinci, nella quarta fase dell’inchiesta sul calcioscommesse.
“Rischio manipolazioni dei tornei in corso” – “La gravità, l’importanza, il numero degli episodi loro contestati, ne evidenzia la pericolosità e cioè vi è il concreto pericolo che contribuiscano ad ulteriori manipolazioni dei campionati in corso”. E’ quanto si legge nelle considerazioni conclusive che hanno portato il gip di Cremona Guido Salvini ad emettere quattro misure cautelari nell’inchiesta sul calcio scommesse.
“Una seconda organizzazione manipolava le partite di serie A” – “Salvatore Francesco Spadaro, Cosimo Rinci, Ermanno Pieroni, Fabio Bruno Quadri, Wangyi Qui, Simone Grillo, Salvatore Antonio Intilisano” sono accusati di associazione per delinquere “perché costituivano tra coloro e con altri, in corso di identificazione, un’associazione diretta alla consumazione di molteplici reati” commessi alterando l’esito di competizioni sportive e “di truffa ai danni degli scommettitori regolari e delle squadre danneggiate dai risultati pilotati, svolgendo lo Spadaro, il Rinci, il Pieroni e il Quadri il ruolo di promotori”.
Coppola ai pm: “Conte ci lasciò liberi di truccare la partita” – La partita Siena-Albinoleffe del 29 maggio 2011, su cui si è già espressa la giustizia sportiva, torna al centro dell’inchiesta della Procura di Cremona. Nell’ordinanza di custodia cautelare si riporta un verbale di Ferdinando Coppola, ex portiere della squadra toscana allora allenata da Antonio Conte, in cui si torna sul presunto accordo tra le due squadre militanti in serie B per la gara di ritorno, ossia “li avremmo fatti vincere qualora a noi non fosse stato necessario un risultato diverso”, racconta il giocatore. “Non so -risponde Coppola in un verbale del 3 luglio 2013- se Conte fosse a conoscenza preventivamente di questo accordo assunto in occasione della partita di andata. Posso solo dire che quando l’argomento fu introdotto ci lasciò sostanzialmente decidere come meglio credevamo, ciascuno per conto suo. In sostanza lui si chiamò fuori. Conte ribadì che lui ci teneva ad arrivare primo, ma che, qualora la squadra di fosse ritenuta impegnata dall’accordo con l’Albinoleffe ci avrebbe lasciato fare“. La partita , in cui Coppola non giocò, fu vinta dall’Albinoleffe col risultato di 1 a 0.
Il gip: “Zarate si fece parare un rigore” – L’8 maggio del 2011 durante il match Udinese-Lazio vinto dai friulani per 2 a 1, il portiere dei padroni di casa “ha parato un rigore tirato da Mauro Zarate sulla cui esecuzione, quasi inoffensiva, si rimanda ai filmati”. E’ quanto scrive il gip di Cremona Guido Salvini nell’ordinanza di custodia cautelare sul calcioscommesse. “Non dimentichiamo che a quella partita ha partecipato anche Brocchi“, sottolinea il gip.
“Bazzani contattò Gattuso prima di quattro partite del Milan” – Francesco Bazzani, detto Civ, ha contattato l’ex calciatore del Milan Rino Gattuso prima delle partite Chievo-Milan, Milan-Lazio, Milan-Bari e Milan-Cagliari tutte disputate nella stagione 2010/2011. Dall’esame delle celle telefoniche il 20 febbraio 2011 “mentre Bazzani si dirigeva verso lo stadio Bentegodi di Verona – scrive il gip – evidentemente per assistere all’incontro Chievo-Milan, intratteneva due contatti, a distanza di pochi minuti, con Lorenzo D’Anna (dirigente sportivo del Chievo) e Gennaro Gattuso”. Nel pomeriggio il Civ, che chiama da Verona, “intratteneva una lunga conversazione con Beppe Signori” il campione bolognese che era già stato coinvolto nelle fasi precedenti dell’inchiesta.
“Contatti tra Brocchi e Bazzani prima di Lazio-Juve”- Tra Francesco Bazzani, detto il Civ, uno dei quattro arrestati nel nuovo filone dell’inchiesta sul calcioscommesse e Cristian Brocchi “sono emersi 110 contatti“. Lo scrive il gip Guido Salvini in un passaggio dell’ordinanza che ha portato in carcere quattro persone, precisando che questi contatti “vanno dal 22 gennaio 2011 e si protraggono fino al mese di maggio”. “Tra i contatti più significativi – precisa il gip – quelli che precedono la partita Bologna-Lazio del 23 gennaio 2011, terminata col punteggio di 3-1, punteggio che costituisce un over 3,5, così appetito dagli scommettitori”. “Ancora più significativi – conclude – i contatti che si riferiscono alla partita Lazio-Juventus del 2 maggio 2011 terminata con la sconfitta casalinga della Lazio per 0-1″.
L’INDAGINE NELLE PAROLE DEL PROCURATORE DI CREMONA
Perquisizioni per sedici indagati: trovati appunti relativi alle partite – Le forze dell’ordine hanno eseguito sedici perquisizioni nelle abitazioni di altrettanti indagati: si tratta di persone che hanno avuto contatti con il Civ o calciatori delle squadre delle partite in questione. “Nell’ambito delle operazioni è stato perquisito molto materiale, soprattutto informatico”, ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino. “In alcuni casi – ha aggiunto – sono stai trovati degli appunti relativi ad alcune partite”.
I nomi dei dieci calciatori indagati – Sono dieci i calciatori ed ex calciatori coinvolti nell’inchiesta. Oltre a Gattuso e Brocchi, sono stati iscritti nel registro degli indagati Claudio Bellucci, ex giocatore di Modena, Napoli, Bologna e Sampdoria, che ora fa l’allenatore, Davide Bombardini, ex di Roma, Bologna, Atalanta e Albinoleffe, Leonardo Colucci, ex di Modena e Bologna attualmente allenatore giovanile, Lorenzo D’Anna, ex del Chievo oggi allenatore giovanile, Nicola Mingazzini, ex di Bologna e Albinoleffe, attualmente al Pisa, Claudio Terzi, giocatore del Siena, Samuele Olivi, ex di Salernitana, Piacenza e Pescara, oggi al Grosseto, e Fabrizio Grillo, giocatore del Siena.
Il pm: “Novanta partite sotto inchiesta. Risultati quasi sempre azzeccati” – Nel primo filone dell’indagine Last Bet “sono coinvolte una trentina di partite, la maggior parte di serie A, per le quali ci sono dei contatti telefonici o degli sms tra il Civ (soprannome di Bazzani, uno degli arrestati) e i giocatori che disputeranno a partita il giorno successivo”, spiega il procuratore di Cremona Roberto Di Martino. “Ci sono alcune partite che noi ritenevamo manipolate e abbiamo riscontrato che il Civ era in contatto con giocatori di quelle squadre ma ci sono altri casi che sono molto più equivoci in cui il Civ parla con alcuni giocatori prima di alcune partite”, ma non c’è la certezza che le gare siano state truccate. La seconda parte dell’indagine riguarda “oltre 50 partite di serie minori che sono state oggetto di pronostico e quasi sempre quei risultati sono azzeccati“. In un’intercettazione, Francesco Balzani “parla di sei giocatori a cui sarebbero stati dati 25 mila euro a testa per una partita. All’allenatore sarebbero stati dati 70 mila euro”.
“Venduti pacchetti di partite per centinaia di migliaia di euro” – La procura di Cremona ha contestato a Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro, “un’associazione diretta alla manipolazione di eventi calcistici“. “Noi già da tempo avevamo individuato quello che i giornalisti hanno chiamato mister X – ha detto il procuratore – noi abbiamo in effetti individuato due persone che hanno coperto quel ruolo vendendo pacchetti di partite per centinaia di migliaia di euro”. Con il nome di Mister X erano chiamati proprio Bazzani, detto Civ, e Spadaro, soprannominato il vecchietto. Entrambi erano spesso presenti all’Una Toc Hotel di Milano “dove avvenivano contrattazioni ancora più intense che nel calcio mercato”, ha detto Di Martino. “I due agivano abbastanza indifferentemente ma la persona che si esponeva era più lo Spadari. I due si presentavano e proponevano un pacchetto di partite senza indicare il nome , poi se il dirigente dava il via libera allora i giocatori potevano agire e ricevevano un compenso”, ha concluso procuratore. Gli ultimi incontri e contatti tra gli indagati risalgono a non più di tre o quattro giorni fa.