“La riforma sui rimborsi elettorali? Non la valuto io, ma lavoce.info. E’ una truffa”. Sono le parole di Peter Gomez, ospite di “Ballarò”, su Rai Tre, commentando il decreto legge che abolirebbe, in tre anni, i rimborsi elettorali. “Non è vero che i contribuenti smetteranno di pagare i partiti” – continua – “perché qualcun’altro pagherà i soldi che serviranno, ovvero 10mila euro che prima venivano utilizzati per ospedali e pensioni. E c’è anche un altro problema: perché c’è una detrazione del 37%, se io faccio versamenti a un partito, e invece una detrazione del 19% se lo faccio per un’università?”. Il direttore de ilfattoquotidiano.it sottolinea: “Non dobbiamo dimenticarci che gli italiani l’avevano detto con un referendum: non vogliono il finanziamento pubblico dei partiti. Nemmeno mascherato. E con le detrazioni il finanziamento è mascherato. In realtà, ci vorrebbero degli esempi. Ci sono riforme che si possono fare in due secondi. I deputati del Pd” – prosegue – “potrebbero dimezzarsi lo stipendio. Possono cominciare a farlo loro oppure chiedere alla Camera e al Senato, e avrebbero la maggioranza con il M5S, di votare tutti il dimezzamento dello stipendio dei parlamentari. Un bell’esempio, nel momento in cui al Paese si chiede di stringere la cinghia”. Il deputato del Ncd, Maurizio Lupi, ribatte: “Nel 2011 il finanziamento ai partiti ammontava a 191 milioni di euro, l’anno scorso a 91, con il decreto il finanziamento ai partiti è portato al 61 milioni di euro. Se il Parlamento vuole, si può anticipare dal 2017 ad oggi l’abolizione dei rimborsi. E a Gomez dico che, mentre prima il finanziamento avveniva direttamente e automaticamente, adesso se i cittadini non vogliono darti un euro, non te lo danno”. Esplode la bagarre quando Gomez cita il caso di Maurizio Gasparri, indagato per peculato per aver stipulato una polizza vita dopo un prelievo di 600mila euro dai fondi del Pdl. “Non credo che Gasparri abbia fatto quello” – replica il ministro, che difende la bontà della riforma. Ma il giornalista ribatte: “Lupi, voi dovete dare l’esempio domani, non tra tre anni per essere credibili. In questo Paese va fatta una legge seria per regolamentare le lobby. E non temo assolutamente che solo Berlusconi possa fare politica, abolendo il finanziamento pubblico dei partiti”. E menziona il caso del M5S, che hanno raccolto i finanziamenti tra i propri iscritti. “E allora qual è la ragione per cui questa riforma non è possibile?”, chiede Lupi. “Perché vi dovete comprare le mutande e la polizza vita” – replica Gomez – “Avete smesso di prendere le tangenti e prendete i soldi dai contribuenti”
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