“Chiamarla ‘Google tax‘ o ‘wex tax‘ è sbagliato, perché si tratta di una norma che ha il solo obiettivo di tutelare le imprese italiane dalla concorrenza sleale in cui sono costrette ad operare e dove esiste un dominio incontrastato delle multinazionali”. Così, intervenuto al FattoTv, Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio alla Camera (Pd) e padrino della web tax, la tassa ora messa sotto la lente d’ingrandimento anche dall’Unione Europea, dopo essere stata stravolta dalla legge di Stabilità. Boccia ha spiegato di restare stupito del dibattito che si è scatenato intorno a questo tema perché dà l’idea di quanto poco si conosca il tema, visto che nel suo complesso l’economia digitale vale quasi il 6% del Pil mondiale. “La pubblicità online – ha detto – dal 2005 a oggi è cresciuta, in Italia, del 1.000%, mentre il mercato dell’e-booking è aumentato del 86%, per non parlare della crescita esponenziale delle piattaforme tecnologiche internazionali sui giochi con il valore complessivo dell’e-commerce in Italia è pari a 11 miliardi di euro, ma di questi l’80% sfugge al nostro fisco“. Sul fronte politico, Boccia ha detto: “Renzi ha posto il problema male. Penso come De Benedetti che sui temi è necessario approfondire. Ma la web tax è un’inziativa parlamentare e non del governo”. Boccia ha poi sentenziato: “Google e le altre multinazionali si rassegnino, perché inizieranno a pagare di piu”. In studio Stefano Feltri (il Fatto Quotidiano); Francesco Boccia (Pd) e Guido Scorza (avvocato e blogger de ilfattoquotidiano.it). Potete interagire tramite il sito e i social network. Per Twitter gli hashtag sono: #FattoTv #Dilloaboccia #webtax
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione