Il governo ha trovato come finanziare la pubblicità acquistandola su quotidiani e periodici fino al 2016. “È una vergogna: il commissario dello Stato blocca la legge sull'editoria, ma Crocetta non si ferma ed interviene subito per finanziare con soldi nostri editori privati” commenta Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle
Un milione e seicentomila euro sotto l’albero di Natale degli editori siciliani. L’omaggio porta un biglietto autografo: il governo regionale presieduto da Rosario Crocetta. Dopo i quindici milioni di euro, elargiti come contributo ai giornali nell’ultima legge sull’editoria siciliana – subito bloccata dal commissario dello Stato – Crocetta rilancia. E sblocca il bando di gara per la pubblicità istituzionale della Regione, già revocato in precedenza a causa di mancanza di fondi.
In previsione del Natale, però, il governo ha trovato come finanziare la pubblicità che si impegna ad acquistare su quotidiani e periodici fino al 2016. Pagine di reclame targate Regione Siciliana, pagate tra i duemila e cinquemila euro l’una, e finanziate con fondi pubblici. Una torta da quasi un milione e seicentomila euro, che finirà in gran parte nei bilanci dei principali quotidiani cartacei dell’isola. Il bando, pubblicato on line sul sito della Regione, prevede che cinque testate cartacee si spartiscano un milione e 320 mila euro di pubblicità istituzionale per i prossimi due anni. Tra i requisiti minimi richiesti per accedere al grazioso cadeau c’è una tiratura minima di cinque milioni di copie vendute nell’arco di tutto 2011: circa tredicimila al giorno. Preambolo che restringe il campo al Giornale di Sicilia di Palermo, a La Sicilia di Catania e alla Gazzetta del Sud di Messina.
Possono beneficiare del contribuito però anche gli inserti regionali di testate diffuse in tutto il Paese, più i giornali che abbiano almeno due uscite settimanali. Opzioni che fanno spazio all’inserto palermitano di Repubblica, e al Quotidiano di Sicilia di Catania. Ogni pagina di pubblicità acquistata sui quotidiani cartacei potrà costare al massimo cinquemila e cinquecento euro. Un obolo è previsto anche per i settimanali: duemila euro per ogni pagina di pubblicità, per un totale di ottantamila euro che saranno elargiti a tre settimanali. Circa ventimila euro toccheranno invece ad ognuno dei dieci più meritevoli quotidiani online, quelli cioè che fanno registrare almeno dodicimila utenti unici al giorno: un totale di duecentomila euro, garantito però soltanto a chi ha già ospitato in passato la pubblicità della Regione Siciliana.
“È una vergogna: il commissario dello Stato blocca la legge sull’editoria, ma Crocetta non si ferma ed interviene subito per finanziare con soldi nostri editori privati” commenta Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle. La legge sull’editoria, bloccata dal commissario dello Stato, aveva fatto discutere soprattutto per la norma che escludeva dal maxi finanziamento tutti i quotidiani on line che avessero continuato a pubblicare commenti anonimi. Una legge che aveva scatenato le proteste dei quotidiani locali. Il governatore si era già attirato più volte le critiche dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Assostampa: insediandosi aveva infatti licenziato in tronco tutti i 21 dipendenti dell’ufficio stampa presidenziale, continuando a scriversi da solo i comunicati. Se da una parta fa infuriare i giornalisti, però, con la mossa di oggi il governatore si candida ad essere il novello Babbo Natale degli editori isolani. Che sentitamente ringraziano per il gradito regalo.
Twitter: @pipitone87