Dopo le ennesime minacce di morte arrivate dal carcere da parte di Totó Riina, i palermitani tornano a manifestare solidarietà al pm Nino Di Matteo e ai magistrati che indagano sulla trattativa Stato-mafia. Lo fanno con un corteo che si è sviluppato dalla centrale piazza Politeama fino al palazzo di Giustizia di Palermo. Tra loro anche l’ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia che sottolinea gli effetti immediati di un’ipotetica strage. “In genere – ha detto l’ex coordinatore dell’inchiesta sulla trattativa – le stragi hanno funzione stabilizzante. E’ chiaro che in un momento del genere un attentato mafioso avrebbe l’effetto di stabilizzare il governo delle larghe intese, soprattutto quando c’è un vicepremier che dice di essere dalla parte della magistratura”. Proprio oggi una delegazione del Csm, guidata dal vicepresidente Michele Vietti, si è recata al palazzo di Giustizia, senza però incontrare i pm minacciati. “Non sono meravigliato che – ha commentato Ingroia – l’approccio che il Csm ha da anni nei confronti dei magistrati che hanno toccato certi fili, come quelli della trattativa Stato-mafia, non è mai stato di sostegno ma di critica, se non addirittura di persecuzione“. Alla fine del corteo anche Nino Di Matteo che ha voluto salutare i manifestanti: “Volevo ringraziarvi, è importantissimo quello che fate” di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti
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