Mettersi in proprio, non necessariamente con una start-up, ma anche con un negozio, un’edicola, una attività commerciale non obbligatoriamente hi-tech. Oppure ristrutturare la propria impresa; con un occhio di riguardo per i giovani tra i 18 e i 35 anni. È questo l’obiettivo della misura “autoimprenditorialità” attuata da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

La società ha appena riaperto i termini per ottenere contributi sia a fondo perduto che tramite mutui a tasso zero per rilanciare la propria attività o aprirne una nuova. Come funziona? Si tratta di una risorsa “a sportello”, occorre cioè presentare presso Invitalia il proprio business plan dell’attività che si vuole aprire. Gli esperti valuteranno il progetto ed entro sei mesi massimo si otterrà la risposta. Nel dettaglio, possono essere sostenuti investimenti fino a 2,5 milioni di euro da parte di imprese che in prevalenza sono costituite da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

È previsto in particolare il sostegno agli investimenti fino a 25.823 euro per il lavoro autonomo, e fino a 129.114 euro per la microimpresa costituita con la forma giuridica della società di persone. Per ora la misura riguarda alcune regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Ma per l’immediato futuro il sistema sta per cambiare: si prevede – fanno sapere da Invitalia – che gli incentivi saranno disponibili su tutto il territorio nazionale. Infatti il decreto legislativo 185/2000, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede che gli incentivi verranno “spalmati” su tutto il territorio. Nel 2014 verranno meno infatti i contributi a fondo perduto e arriveranno invece mutui a tasso zero, da restituire al massimo in 8 anni, per investimenti fino a 1,5 milioni. Il mutuo, senza interessi, potrà coprire fino al 75% della spesa ammissibile. Potranno accedere alle agevolazioni le micro e le Pmi a prevalente o totale partecipazione di imprenditori o imprenditrici con meno di 35, su tutto il territorio nazionale. 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Lavoro e imprese, basta con la finanza creativa

next
Articolo Successivo

Lavoro, il piano di Renzi per creare occupazione prima ancora di regolarla

next