Il 28enne cinque mesi fa lavorava in un'azienda. Prima di accendere le fiamme ha lasciato biglietti per spiegare il gesto. Ha tentato di spegnerle, ed è riuscito a chiamare i soccorsi. Adesso è ricoverato al Centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli
Un giovane di 28 anni di Potenza si è dato fuoco dopo aver perso il lavoro. I medici parlano di “condizioni disperate”, le ustioni ricoprono il 90% del suo corpo. La notte di venerdì 20 dicembre si è cosparso di benzina e ha acceso le fiamme. Per farlo ha scelto la casa di campagna di proprietà della sua famiglia, a pochi chilometri dal capoluogo lucano. Adesso è ricoverato al Centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Cinque mesi fa aveva perso l’impiego in un’azienda, nella zona industriale di Baragiano (Potenza). Secondo quanto si è appreso, prima di darsi fuoco, il giovane ha lasciato dei biglietti, uno dei quali era rivolto alla fidanzata, dove ha spiegato i motivi del gesto e la disperazione per aver perso il lavoro.
Saranno i carabinieri a fare chiarezza sull’episodio. Secondo una prima ricostruzione, il giovane, da solo in casa, avrebbe tentato di spegnere le fiamme lanciandosi in una cisterna d’acqua. E’ riuscito a chiamare i soccorsi, e sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma e il 118, che lo hanno trasportato all’ospedale San Carlo di Potenza, ma, a causa della gravità delle ferite, è stato deciso il trasferimento a Napoli, dove è ricoverato in terapia intensiva.