Ieri, a Che tempo che fa, Massimo Gramellini – firma valente e talentuosa de La Stampa – ha attribuito a “Nembo Kid Renzi” i meriti della cancellazione della porcata sulle slot machine. È vero che Matteo Renzi è lodevolmente intervenuto, e gliene va certo dato atto; ma sarebbe stato appena (ma appena, eh) più giusto aggiungere e ricordare che senza l’intervento di Endrizzi e del M5S nessuno si sarebbe accorto di quella porcata. E la stessa cosa può dirsi (merito di M5S e Lega) sia sugli affitti d’oro sia sull’emendamento nascosto nella Legge di stabilità, che blocca la rescissione per gli immobili sui quali è presente un’assicurazione: l’ennesimo regalo ai palazzinari, più che ai risparmiatori. A quel punto, di nuovo, Renzi è corso ai ripari seguendo la linea del M5S (ma guai a scriverlo) e il Pd ha finto un’altra volta di cadere dal pero.
È troppo chiedere un’informazione appena meno piegata a 90 gradi di fronte a Renzi, Madia e derivati? È troppo finirla con questo giochetto furbino del “Merito di Matteo ora e sempre”?
Oltretutto, di fronte a un continuo rovesciamento del reale, tocca pure sorbirsi frasi paradossali come quelle del simpatico deputato Enzo Lattuca, lo stesso che avrebbe aggredito la 5 Stelle Maria Edera Spadoni qualche settimana fa alla Camera. Lattuca, testuale, ha detto: “Grazie al Pd il pasticcio sulle slot machine è stato risolto”. Sì, Lattuca, ma il pasticcio l’avevate creato voi, mica gli alieni. Sarebbe come se io venissi a casa vostra, vi sfasciassi un muro con l’ascia e – dopo le vostre lamentele – ve lo ricostruissi. Se poi vi dicessi con orgoglio: “Visto? Grazie a me avete un muro solido nella vostra casa”, come minimo mi mandereste a quel paese. Ci diamo un taglio a questa disinformazione in servizio semipermanente? E basta, su.