Diritti

Adozioni in Congo, il premier africano telefona a Letta: “Riesamineremo i casi”

Palazzo Chigi fa sapere che invierà diplomatici nel paese per consentire il rapido ritorno in Italia delle 26 famiglie bloccate con i propri figli nella repubblica centrafricana. La scorsa settimana, il governo di Kinshasa ha sospeso le pratiche per l'affidamento di minori a coppie straniere. Gli italiani coinvolti: "Non abbiamo notizie, speriamo non sia un pacco"

Dal Congo arriva una piccola apertura per risolvere il caso delle adozioni alle coppie straniere. Nel corso di una telefonata il premier Enrico Letta ha ricevuto rassicurazioni dal primo ministro congolese Augustin Matata Ponyo Mapon circa la volontà delle autorità di Kinshasa di procedere “in tempi rapidi” al “riesame” dei casi di adozione da parte di famiglie italiane attualmente bloccate nel paese. A renderlo noto è palazzo Chigi.

A tal fine – continua la nota – il presidente Letta ha confermato di avere disposto l’invio a Kinshasa di una delegazione di alti funzionari del ministero degli Esteri e dell’Ufficio del ministro dell’Integrazione, che già da domani avrà incontri con lo stesso primo ministro e le autorità competenti, finalizzati a consentire un rapido ritorno in Italia delle famiglie con i propri figli”.

Intanto le famiglie italiane bloccate in Repubblica Democratica Congo si apprestano a passare un Natale insolito assieme ai loro figli: “Per noi sono stati due mesi difficili, questa notizia ci dà un po’ di speranza – ha detto una delle mamme raggiunta telefonicamente da ilfattoquotidiano.it – speriamo non sia un pacco”. Loro di notizie ufficiali non ne hanno ancora ricevute: “Ci hanno confermato di questa telefonata di Letta, siamo contenti che si muova finalmente qualcosa a livello alto e confidiamo che possa essere veramente una mossa risolutiva – ha aggiunto -. Vorremmo che questa vicenda possa chiudersi al più presto, speravamo di tornare per Natale, ora confidiamo che questi bambini possano iniziare il nuovo anno in Italia”. Al momento non ci sono ancora certezze, dunque, né indicazioni chiare sui tempi che ci vorranno per garantire il rientro a bambini e genitori.

Da parte sua, il primo ministro congolese Matata ha ricordato come tutte le adozioni internazionali siano state “temporaneamente sospese” in quanto il governo congolese “ha deciso di riesaminare le procedure e di correggere le irregolarità riscontrate in alcuni casi”.

Con riferimento alle adozioni da parte di famiglie italiane – si legge ancora nella nota diramata da Palazzo Chigi -, nel condividere l’auspicio del presidente Letta, il primo ministro della Repubblica Democratica del Congo ha assicurato circa la volontà delle autorità di Kinshasa di procedere, con la massima considerazione e nello spirito di amicizia esistente tra i due Paesi, al riesame dei casi, in tempi rapidi e conformemente alle procedure vigenti”.

La scorsa settimana, la repubblica centrafricana aveva comunicato la decisione di sospendere le procedure riguardanti le adozioni a famiglie straniere. Un provvedimento che ha di fatto bloccato 26 famiglie italiane che si trovano nel paese per le procedure di affidamento.