E comunque non è Gesù Bambino da vecchio.
È ora di fare chiarezza su alcune questioni fondamentali. Sennò non c’è da stupirsi se l’Italia va a rotoli. Se la gente non ha le idee chiare sulle questioni fondamentali poi finisce che si convince che Renzi è Berlinguer da giovane e sono guai.
Babbo Natale non è il marito della Befana, che non è la madre di Gesù Bambino. Non sono neanche parenti. A te chi te li porta i regali? Babbo Natale o Gesù Bambino? A me Gesù Bambino. Questa è la vera discriminante. Poi ci sono quelli che i regali glieli porta Santa Klaus, che ha un nome da donna, il che determina gravi confusioni di genere fin dalla più tenera età.
Mia figlia quando aveva 6 anni ebbe una violenta conversione al cristianesimo per via di una giovane maestra molto carina e fervente cattolica. Mi costringeva a dire le preghiere tute le sere (mia figlia non la giovane maestra cattolica). Mancavano pochi giorni a Natale e lei era felice perché nasceva Gesù Bambino. Poi a Pasqua tornò a casa piangendo e mi disse: “Sono cattivi! Gesù Bambino è appena nato e già lo crocifiggono”. Una mostruosità. Non ne volle più sapere niente del cristianesimo. Certe cose ai bambini bisognerebbe dirle con un minimo di tatto. E non bisognerebbe mai dire loro le bugie.
Ti sembra giusto che tu sei un marmocchio e i genitori iniziano subito a raccontarti palle mostruose? Io scoprii che Gesù Bambino erano la mia mamma e il mio papà a 5 anni. Mi svegliai di notte mentre mi mettevano i regali in camera. Mio padre aveva fatto cadere i pacchi dei regali facendo un bordello mostruoso. Non dissi niente. Quando se ne andarono piansi in silenzio.
La mia fiducia nella famiglia si era spezzata.
Già avevo dei dubbi per via del mio nome. Avevo scoperto che gli altri bambini avevano la festa per l’onomastico e gli facevano anche i regali. Chiesi tutto contento quando fosse il mio onomastico. Mi risposero che non ce l’avevo. Ci restai molto male e dissi: “Ma perché mi avete chiamato Jacopo che poi non c’ho l’onomastico?!?”. Mio padre allora mi disse: “Non prendertela con noi! Quando eri nella pancia della mamma ho avvicinato l’orecchio e ti ho chiesto: “Bambino come vuoi chiamarti? E tu mi hai risposto che volevi chiamarti Jacopo. Quindi non è colpa nostra, l’hai scelto tu il tuo nome!”. Ma vi sembra onesto? E gli hanno dato pure il premio Nobel!
Poi qualcuno dice che sembro strano e che scrivo degli articoli che non si capiscono…Vorrei vedere te! Che poi ho scoperto che il giorno di San Jacopo esiste: il 25 luglio. Cazzo! Bastava che si informassero un po’. Capisco mio padre che non frequentava più i preti…Ma mia nonna materna credeva tantissimo. Lei ce lo poteva chiedere al prete quando era San Jacopo. Ma niente. Perché mia nonna materna apparteneva a una tradizione culturale di Bobbio che non festeggia mai l’onomastico per principio.
Che poi è strano che siamo tutti italiani ma esistono diversi gruppi etnico culturali che hanno tradizioni diverse. Avete mai provato a sposarvi con una donna che la sua famiglia fa il pranzo di Natale il 24? Cioè a me pare evidente che il pranzo di Natale si fa il giorno di Natale, alla mezza.
Che poi quando si dice alla mezza che ore sono? Per molti la mezza è mezzogiorno e mezza. Che cazzata. La mezza dovrebbe essere mezzogiorno. Infatti in Toscana la mezza è mezzogiorno. E ti farebbe pensare che i toscani son gente che ragiona (ma come spiegare Renzi, allora?).
Comunque mio padre ha cominciato a litigare con i preti da piccolo. A 12 anni si era preparato per la prima comunione e la mamma gli aveva comprato persino un paio di scarpe bianche che era stato un grosso sacrificio per le casse di famiglia. Il vescovo di Varese va a fare l’esame all’oratorio di Luino ai comunicandi e chiede a mio padre: “Gesù Bambino di chi è figlio?” E mio padre che è sempre stato uno che ragiona, risponde: “Della Santa Madonna e di San Giuseppe.” E il vescovo gli urla: “Tu domani la comunione non la fai!” Povera creatura. È tornato a casa che era uno straccio. E anche suo fratello piangeva che anche lui doveva fare la Comunione ma non gliela facevano più perché aveva un fratello cretino che non aveva capito niente della famiglia di Dio. Ti sembra giusto non fare la comunione per colpa di tuo fratello? E c’aveva pure lui le scarpe bianche nuove. Che per fortuna mia nonna era una che di notte ricuciva i partigiani feriti ed era meglio non farla incazzare. È andata dal prete e gli ha detto: “Domani i miei figli vengono a fare la comunione e se non gliela dai poi facciamo i conti!”. Mia nonna era piccola e magra ma c’aveva due occhi che capivi subito che a casa aveva nascosto una borsa piena di mitra e bombe a mano. Lei in chiesa non ci andava mai.
Peraltro Dio le era apparso direttamente quando aveva 19 anni, era in un campo che raccoglieva l’insalata, aveva visto una grande luce, aveva sentito una gioia totale e poi era svenuta. E ogni tanto le appariva sua madre morta che le diceva cose importanti. Quando stavano deportando mio padre in Germania, dopo l’8 settembre, stava di fronte alla caserma a piangere sotto un grande platano, con le altre madri che vedevano i loro figli portati via. Una lunga fila di camion usciva lentamente dalla caserma. La mia bisnonna a quel punto appare a mia nonna e le dice: “Pinin piang no ch’el to fio el part no!” (Pinina non piangere che il tuo figlio non parte). Mia nonna la guarda interdetta. Dopo poco, l’ultimo camion sta uscendo dalla caserma e si spacca il semiasse proprio sul cancello. E su quel camion c’era mio padre, che poi di notte scappò.
Mia nonna materna invece, nei giorni prima di morire, passava le ore a discutere con Gesù in persona. E per fortuna erano d’accordo su quasi tutto.
Ma per una credente va bene… Ma se uno è ateo imbufalito dovrebbe avere anche una certa diffidenza verso l’esistenza del paradiso e della vita dopo la morte. Invece mi telefona ieri una compagna che mi racconta che ha avuto un grande problema e vuole ringraziare me per via che si è rivolta a mia madre che gliel’ha risolto. Mi ha preso un colpo: “Ma guarda che mia mamma è morta a maggio!” E lei mi ha risposto: “Appunto!” Appunto cosa? “È andata nel paradiso dei comunisti e si è data da fare per me” Ma come? Ma allora siamo mangiapreti ma di religione animista? E mica è la prima che mi dice che mia madre l’ha recentemente aiutata…Ma d’altra parte, mi chiedo, com’è possibile morire veramente?
È un’altra credenza popolare anche quella. Dopo la morte si continua a vivere. L’unica differenza è che non puoi più usare il bancomat. Perché le banche non credono in Dio.