Auto a disposizione di tutti, da pagare solo per il tempo in cui si usano. Si parcheggiano ovunque e viaggiano gratuitamente nell'area C. Dopo l'apripista GuidaMi, l'offerta di auto condivise si moltiplica, ma le condizioni d'uso e i costi variano. Ecco come
Milano sembra essere diventata la capitale italiana del car sharing. Dopo GuidaMi di ATM, l’esperienza apripista nata nel 2001 e che offre persino un incentivo a chi rottama la propria vettura, nel giro di pochi mesi si sono riversate sulle strade milanesi le 450 Smart bianche e blu di Car2go, cui ora si aggiunge la flotta del nuovo servizio Enjoy di Eni che conta trecento Fiat 500 rosse col logo del cane a sei zampe. L’anno prossimo entrambe le offerte saranno disponibili anche a Roma e in altre città. Il principio è lo stesso, geniale nella sua semplicità: auto in condivisione, parcheggiate in giro per la città, di cui si paga solo l’uso effettivo. Ma i due servizi non sono esattamente equivalenti: vediamo come funzionano.
Le flotte – Enjoy, come detto, ha ‘liberato’ per strada trecento Fiat 500, a quattro posti, con motore 1.2 a benzina da 69 CV. A gennaio le auto diventeranno 650, comprese 50 500L a cinque posti, equipaggiate con un 1.3 diesel da 85 CV. Le Fiat montano pneumatici “all seasons”. Car2go offre invece 450 Smart fortwo, quindi a due posti, a benzina, dotate di cambio automatico. Su tutte, Smart e 500, è montato il navigatore satellitare e un computer di bordo che serve anche per registrare eventuali maltrattamenti del mezzo da parte del guidatore precedente e per mettersi in contatto con il servizio clienti.
Il costo – Il servizio Enjoy costa un po’ meno: con le 500 di Eni e Fiat si paga 0,25 euro al minuto, con le Smart di Car2go 0,29 euro. Inoltre se si decide di tenere l’auto in sosta (senza terminare il noleggio, per esempio il tempo di sbrigare una commissione), con le 500 si pagano 0,10 euro al minuto, mentre con le Smart non fa differenza se l’auto è in moto o parcheggiata: ogni minuto di noleggio costa 0,29 euro. “Con entrambi i gestori dopo i primi 50 km bisogna sommare al costo al minuto anche un costo chilometrico: sempre 0,25 (euro al km per ogni km in più, dal 51esimo in avanti) con Enjoy, contro 0,29 di Car2go. Quest’ultima ha una tariffa oraria leggermente più conveniente: 14,90 euro all’ora contro i 15 euro necessari per 60 minuti con Enjoy. Per 24 ore cambia poco, si pagano 60 euro con Enjoy e 59 con Car2go. Le Smart non si possono noleggiare per più di 48 ore consecutive, mentre con le Fiat di Eni non ci sono limiti di tempo.
L’adesione – In entrambi i casi ci si registra on line, fornendo i propri dati, quelli della patente e il numero della carta di credito su cui verranno addebitati i costi. Con Car2go si paga una quota d’iscrizione, 19 euro una tantum per la tessera che serve per aprire le porte delle Smart, da ritirare in uno dei sei centri di registrazione e utilizzabile anche in altre città europee in cui è attivo il servizio. Con Enjoy, invece, non ci sono costi di adesione. L’auto si apre con una applicazione del cellulare, oppure tramite sms o telefonata; per azionarla si usa un codice PIN.
Dove trovare (e lasciare) le auto – Con entrambi i servizi si può usufruire di parcheggi dedicati oppure posteggiare negli spazi pubblici, compresi quelli nelle strisce gialle; e gratuitamente in quelli con strisce blu. La mappa delle auto disponibili si trova sui rispettivi siti www.enjoy.eni.com e www.car2go.com ed è consultabile sulle applicazioni dedicate per smartphone. Una volta individuata la macchina nella posizione più comoda, la si può tenere prenotata per mezz’ora. Per terminare il noleggio, l’auto deve essere parcheggiata all’interno dell’area di copertura del car sharing (quindi nel Comune di Milano) in un parcheggio pubblico.
Dove si può andare – Ovunque, purché si resti in Italia. Si può accedere gratuitamente all’aerea C di Milano (che per i non residenti costa 5 euro), ma non si può viaggiare nelle corsie preferenziali riservate a tram e autobus né nelle ZTL.
Chi fa rifornimento – Ci pensa lo staff del car sharing. Con la Smart, se il serbatoio è pieno per meno di 1/4, ci si può recare in una stazione convenzionata e fare il pieno: per il disturbo, si guadagnano 20 minuti di guida gratis.
Che cosa non si può fare – Non si possono portare animali, non si può fumare e non si può andare all’estero. Non sono disponibili seggiolini per bambini. Solo l’intestatario del contratto di car sharing può guidare l’auto.
Le penalità – In caso si prenda una multa, si pagano ulteriori 15 euro a Enjoy e 20 a Car2go per la gestione della pratica. Se si perde la chiave, 250 per la 500 e 350 per la Smart. Con entrambi i servizi, si pagano 50 euro se si lascia l’auto sporca e una penale di 250 il Gps registra che si sono sforati i confini nazionali. Si pagano 50 euro ogni volta che un operatore deve intervenire, per esempio quando l’auto viene rimossa perché in divieto di sosta o, con Enjoy, se si dimenticano finestrini abbassati o luci accese.
L’assicurazione – Tutte le vetture sono coperte da polizza Kasko: senza franchigia le Fiat, con 500 euro di franchigia le Smart.
La curiosità – Decine di Smart di Car2go sono state oggetto di furti a Milano. I ladri prediligono i navigatori, pensando probabilmente di ricettarli, le chiavi, con cui credono di aprire altre Smart, e le schede carburante, forse per fare benzina gratis. In realtà tutti questi dispositivi sono abilitati all’uso esclusivamente nell’auto a cui sono associati, per cui rubarli si rivela inutile. L’esperienza in altre città ha dimostrato che gli episodi si verificano solo al lancio del servizio: dopo qualche mese anche i ladri capiscono che è fatica sprecata.