Tutto tranne la Tasi. La nuova tassa sui servizi non sarà nel Milleproroghe al vaglio dell’esecutivo venerdì 27. Merito, o colpa, della mancanza di un accordo sulle aliquote (e relative coperture) dell’imposta che dovrebbe a questo punto finire nel provvedimento sull’Imu in scadenza a gennaio. Il nodo da sciogliere è quello del finanziamento degli sconti, per adeguarli a quelli applicati per l’Imu nel 2012. Per ora ci sono 500 milioni nella Legge di Stabilità, ma per portarli a 1,2-1,3 miliardi il ministro Delrio starebbe valutando la concessione di maggiore flessibilità sulle aliquote dei comuni. Come? aumentando la soglia massima al 3,5 per mille per le prime case e all’11,6 per mille per le seconde. Chi applica gli aumenti sarebbe obbligato all’uso delle maggiori risorse per gli sconti. Contro questa ipotesi si è già scagliata la Confedilizia. “Fatti i calcoli, questi nuovi aumenti, aggiunti a quelli della legge di stabilità – ha detto il presidente Corrado Sforza Fogliani – configurano la condizione richiesta per l’aumento dei canoni dei contratti di locazione concordati previsto dall’apposito decreto ministeriale”.
E’ partita, intanto, la corsa a infilare nel Milleproroghe tutti gli interventi “urgenti” (a partire da quelli per scongiurare il default della Capitale) che con il dietro front imposto martedì dal Presidente della Repubblica sul Salva Roma sono caduti nel vuoto. Il provvedimento di fine anno, del resto, è l’ultimo treno normativo dell’esercizio sul quale tutti vogliono salire. Di sicuro, oltre al Salva Roma, vi troveranno posto alcune proroghe come il divieto di incroci stampa-tv, la soluzione del nodo degli “Affitti d’Oro” del Parlamento. In particolare per la Capitale saranno riproposte le norme che hanno già avuto un impatto. Come i 400 milioni stanziati per evitare il default del comune. Il decreto prevedeva inizialmente anche un aumento dell’addizionale Irpef (ora allo 0,9%) di altri 0,3 punti percentuali, cancellato nel corso dell’iter legislativo, ma non è detto che l’aggravio venga riproposto. La proposta per superare il pasticcio degli “affitti d’oro” pagati da Camera e Senato per l’uso di alcuni palazzi nel centro storico sarebbe invece di reintrodurre la norma che consente di recedere dagli affitti stipulati anche in mancanza della clausola di rescissione.
Tra le parti del Salva Roma destinate a sopravvivere dovrebbero poi esserci i fondi, 25 milioni, in favore del Comune di Milano per l’Expo 2015, ma anche le risorse in favore dei colpiti da calamità naturali, come la Sardegna. Attesa anche una proroga per il pagamento delle tasse nelle aree colpite dall’alluvione lo scorso 18 novembre. Il premier, Enrico Letta nella conferenza stampa di fine anno ha poi promesso il rinnovo del divieto di incrocio tra proprietà di quotidiani e tv in scadenza a fine anno. Mentre non è chiaro che ne sarà del blocco degli sfratti per famiglie con condizioni di reddito basse, presenza di anziani o minori, portatori di handicap gravi, malati terminali per cui è stata chiesta una proroga di un anno includendo gli sfratti in caso di morosità incolpevole.