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Soldini dal Sudafrica al Brasile: “Regata tattica. Cercherò la rotta più diretta”

Il navigatore italiano partirà il 4 Gennaio con l’equipaggio del VOR 70 Maserati per la “Cape2Rio”. Poi a maggio barca e equipaggio saranno a New York, in attesa della finestra meteo favorevole per battere il record di velocità del Nord Atlantico, dalla “Grande Mela” a Lizard Point
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Passare il Natale in altri continenti, è ormai un’abitudine per il navigatore oceanico italiano Giovanni Soldini, impegnato a progettare nuove regate. Dopo la partenza il 31 dicembre scorso per il record New York-San Francisco, quest’anno Soldini si trova a Cape Town (Sudafrica), da dove il 4 Gennaio partirà con l’equipaggio del VOR 70 Maserati in direzione Brasile, partecipando alla storica regata “Cape2Rio”. Nata 43 anni fa per incoraggiare i navigatori sudafricani ad attraversare l’oceano, la Cape2Rio porta l’eco delle avventure dei grandi marinai dell’antichità, come il portoghese Pedro Cabral, che 500 anni fa partì per giungere in India, ma scoprì il Brasile. A questa competizione parteciperanno 36 barche a vela, che percorreranno 3.300 miglia (6111 km), lasciandosi alle spalle il meraviglioso sfondo della Table Moutain e arrivando nel calore sudamericano di Rio de Janeiro. Nel corso delle varie edizioni, il tempo di regata si è sempre più abbassato: se nel 1971 ci volevano 23 giorni per navigare da un continente all’altro, nel 2000 si è scesi a 12.

“Si tratta di una regata molto tattica, la cui partenza soprattutto può rivelarsi molto tosta, a causa dei venti che scendono veloci dalla Table Mountain”, spiega Soldini a pochi giorni dalla partenza. “La strategia è di fare la rotta più diretta possibile verso il Brasile, senza però finire nell’alta pressione” continua il capitano del team Maserati, che in questa regata navigherà con un equipaggio internazionale. Oltre agli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel, navigheranno sul VOR 70 il tedesco Boris Herrmann, lo spagnolo Carlos Hernandez, i francesi Gwen Riou e Jacques Vincent, il danese Martin Kirketerp Ibsen e il monegasco Pierre Casiraghi. Parte dell’equipaggio ha già navigato insieme, per 47 giorni, durante il record New York – San Francisco. In mare, i giorni e le notti saranno scanditi da turni di guardia fuori sul ponte, in cui sarà necessario timonare, occuparsi della regolazione delle vele e dell’assetto della barca e da turni di riposo su brande spartane, “cullati” dal rumore delle onde sullo scafo e del carbonio scricchiolante. E certamente il confort non fa parte delle dotazioni a bordo di Maserati, una barca a vela molto veloce e tecnica, in cui vale la regola d’oro di ogni regatante, del “meno peso possibile a bordo” e dove quindi ogni cosa superflua è lasciata a terra prima della partenza.

Il programma di navigazione di Giovanni Soldini e di Maserati per il 2014 prosegue a partire da maggio, quando barca e equipaggio saranno a New York, in attesa della finestra meteo favorevole per battere il record di velocità nel Nord Atlantico, dalla “Grande Mela” a Lizard Point. Due sfide molto diverse quindi, l’una contro avversari in carne e ossa, l’altra vis-à-vis con il tempo. “Nelle regata con altri avversari, c’è l’adrenalina dell’avere qualcuno vicino”, spiega Soldini, mentre “i record sono una cosa più pura, si è liberi di seguire la natura, di fare la tua rotta ideale, perfetta dal punto di vista della meteorologia”.

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