Molti applausi ma c’è anche chi abbandona la sala per la crudezza delle immagini all’anteprima di 12 Years a Slave (12 anni schiavo) di Steve McQueen, film tratto dall’omonima autobiografia di Solomon North che venne venduto a un cotoniere della Louisiana, che ha aperto la rassegna ‘Capri, Hollywood’, dedicata quest’anno all’Africa e arrivata alla 18esima edizione.
Il film è finito nella bufera per il manifesto italiano considerato razzista per aver dimenticato il protagonista assoluto Chiwetel Ejiofor e puntato sulle star bianche Michael Fassbender e Brad Pitt, quest’ultimo anche produttore della pellicola. “È un film bellissimo, sono orgoglioso di averlo interpretato e vi ringrazio per l’accoglienza che gli avete tributato a Capri”, dice Fassbender rompendo il silenzio sul film in un messaggio inviato al produttore di ‘Capri, Hollywood’ Pascal Vicedomini.
Razzismo, migrazioni, diritti umani sono i temi centrali dell’evento che apre la stagione dei premi internazionali e che vivrà il suo momento più atteso il 30 dicembre con l’anteprima di Mandela: Long Walk to Freedom di Justin Chadwick. L’opera tratta dall’autobiografia del leader sudafricano scomparso il 5 dicembre sarà accompagnata dagli attori Idris Elba (Mandela) e Naomie Harris (la moglie Winnie). Dopo The Butler del regista afro-americano Lee Daniels a completare questa sezione idealmente dedicata a Mandela, il 29 dicembre anteprima di Fruitvale Station di un altro autore afro-americano Ryan Coogler (sull’assassinio di un ragazzo di colore, disarmato, dopo un confronto con la polizia di Oakland). In cartellone anche American Hustle di David O. Russell (Eagle Pictures), candidato a 7 Golden Globe e tra i favoriti agli Oscar, Saving Mr Banks di John Lee Hancock (Walt Disney).