Insulti e minacce di morte ai politici contenute in alcuni commenti ad un post di Beppe Grillo sulla sua pagina Facebook. Il leader del M5S ha chiamato a raccolta i militanti cinque stelle denunciando con un video alcuni “parlamentari pagati dai cittadini” che “avevano paura che il M5S li facesse lavorare durante le feste!”.

Il riferimento è ad un intervento dei deputati Andrea Romano (Scelta Civica) e Titti di Salvo (Sel) che, prima di Natale, invitavano ad accelerare i lavori della Camera in vista della pausa natalizia.

Tanto è bastato per dare la stura alla esasperazione dei militanti che hanno iniziato a riempire il post di Grillo con commenti ingiuriosi nei confronti dei due parlamenti e dei politici in generale: “Ma perché dico io, non li abbiamo ancora bruciati col lanciafiamme?”, scrive Luca I. “Bastardi e farabutti”, replica Fedele C. E così via una serie di insulti di vario genere. “Inutili e corrotti fancazzisti”, scrivono altri. “Gentaglia, pezzenti e miserabili”, aggiungono altri in un interminabile elenco di offese dirette. 

“Beppe Grillo potrà stare tranquillo, delle minacce sulla sua pagina Facebook verso i parlamentari di Sinistra Ecologia Libertà ne risponderà in tribunale – fa sapere l’Ufficio stampa nazionale di Sel – In democrazia e in un Paese libero la lotta politica non si fa nè con le minacce, con gli insulti, le menzogne”. 

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