La violentissima esplosione ha completamente sventrato il mezzo. Si sospetta ancora una volta che l’azione terroristica sia stata portata a termine da una donna kamikaze, come già avvenuto ieri e due mesi fa. L'ondata di terrore nella zona preoccupa molto perché mancano ormai poche settimane dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, che si inizieranno il 7 febbraio. Utilizzati quattro chili di esplosivi
Un nuovo attentato all’alba a Volgograd, nel sud della Russia dopo l’attacco di ieri nella stazione ferroviaria della città. Una bomba è esplosa all’interno di un filobus: quindici le vittime e almeno 23 i feriti in gravi condizioni, secondo il quotidiano Izvestia. Tra i feriti ci sono tre bambini e un piccolo di circa sei mesi, che è in coma. Secondo il ministro della Salute russa, Veronika Skvortsova, le condizioni del neonato sono “estremamente serie”, e i genitori “è possibile che siano morti”. Finora, secondo l’agenzia Itar-Tass, il bilancio è invece di 14 morti e 27 feriti.
La violentissima esplosione ha completamente sventrato il mezzo. In un primo momento gli inquirenti ritenevano che l’ordigno fosse stato posizionato nel mezzo e fatto esplodere a distanza, invece si è trattato di un assalto kamikaze portato a termine da un uomo che ha utilizzato quattro chili di esplosivo Tnt. La polizia ritiene che l’attentato di questa mattina abbia “elementi identici” con quello di ieri nella stazione ferroviaria. “Come alla stazione, la bomba era piena di schegge. Forse i due ordigni sono stati fabbricati nello stesso posto” ha spiegato il portavoce degli investigatori Vladimir Markin citato dai media russi. Secondo gli investigatori l’uomo responsabile dell’attentato di ieri alla stazione di Volgograd (e non una donna) sarebbePavel Pechenkin. Nato a Volzhsk, nella repubblica dei Mari, nel centro della Russia, nella primavera del 2012 si sarebbe unito ai militanti del Daghestan dopo essersi convertito all’Islam e aver cambiato nome in Ansar ar-Rusi, ha aggiunto la fonte. Sono intanto in corso gli esami del Dna delle vittime dell’attentato.
Il presidente Vladimir Putin, che ieri aveva deciso l’immediato innalzamento delle misure di sicurezza, è stato informato. Gli attentati di Volgograd sono “tentativi da parte dei terroristi di aprire un fronte interno“, ma noi “non arretreremo” nella lotta al terrorismo. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri russo, paragonando questi attacchi a quelli che si verificano “in Usa, Siria e ovunque”. L’ondata di terrore nella zona preoccupa molto perché mancano ormai poche settimane dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, che si inizieranno il 7 febbraio. Oggi è stato ordinato un nuovo rafforzamento della sorveglianza nei siti considerati sensibili.
“È stata aperta un’inchiesta per attentato terroristico e traffico d’armi” ha affermato Markin. L’esplosione è avvenuta alle 8.23 ora locale (le 5.23 in Italia). Secondo le immagini mostrate dalla tv russa, il veicolo è stato quasi totalmente distrutto dalla violenta esplosione. La Commissione antiterroristica nazionale ha fatto sapere che la deflagrazione è stata causata da un ordigno che probabilmente è stato piazzato nell’area del bus riservata ai passeggeri. Per il momento nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dei due attacchi.