Studiare dovrebbe servire (anche) a trovare lavoro. Il Fatto Quotidiano continua il suo viaggio nell’università italiana e nelle prossime puntate della nostra inchiesta ci occuperemo degli stage e del passaggio dallo studio al lavoro, che gli atenei dovrebbero agevolare attraverso i cosiddetti “servizi di placement”.
Tra un cenone e l’altro, mi piacerebbe quindi che voi rispondeste ad alcune domande per raccontarci la vostra esperienza.
In che facoltà studiate/avete studiato? In che città?
Quanti stage avete svolto, sia durante gli studi che dopo la laurea?
Dove, con che tempi e quali mansioni si sono svolti?
Avete avuto un rimborso (“congrua indennità”)?
Per trovare lavoro dopo il termine degli studi, lo stage vi è stato utile?
Avete già svolto attività lavorative durante gli studi? Come le avete trovate, da soli o attraverso l’Università?
Quale esperienza avete avuto del sistema di placement del vostro ateneo?
L’Università vi ha aiutato a trovare il vostro impiego attuale?
Attraverso quale canale avete trovato il vostro primo impiego?