Una risata vi seppellirà. Dopo due anni Antonio Albanese torna a Bologna e celebra il Capodanno 2013/2014 al Teatro Europa Auditorium con Personaggi. Due gli spettacoli in cartellone: uno poco prima che il rintocco della mezzanotte annunci l’anno nuovo (inizio ore 21.15), l’altro a pancia piena il 1 gennaio alle 16.

Scritto da Michele Serra e Piero Guerrera, Personaggi è la summa della creazione grottesca del commediante d’origine palermitana nato però in Brianza 49 anni fa. Deformando la realtà politica e sociale, Albanese sfoga il suo talento comico tra tic, travestimenti, idiosincrasie e produce maschere in continuo aggiornamento con un’Italia apparentemente modernista ma antropologicamente marmorea.

Gioco facile tornare sul tenero Epifanio e sul burbero e volgare Alex Drastico, i due ‘personaggi’ che fecero conoscere Albanese al grande pubblico televisivo di Su la Testa! nell’oramai lontano 1992, obiettivo più complicato pennellare i volti eterei e poco truccati de L’Ottimista e il Sommelier. O ancora: scivolare sul velluto con il popolare industrialotto dal collare post trauma Ivo Perego, o l’eterno e immarcescibile Cetto La Qualunque, politico corrotto calabrese senza scrupoli e senza cervello, piuttosto che proporre uno dei candidati alle primarie chez Albanese, quell’Olfo Favaretto che con elmetto Hoheinzollern in mano invita i veneti a tornare con gli Asburgo.

Albanese pattina sicuro sulla superficie sovraccarica dei suoi personaggi, non facendone mai una questione di satira politica, ma solo di debolezza umana: “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti”, ha spiegato recentemente nel rilanciare l’aggiornato spettacolo in scena al Duse, “La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre”.

Dopo la sbornia 2012 con i film Qualunquemente e Tutto tutto niente niente, Albanese chiude un 2013 che lo ha visto protagonista al cinema de L’Intrepido, l’ultimo e poco apprezzato lavoro di Gianni Amelio. Pellicola che il comico brianzolo ha comunque difeso a spada tratta in un impossibile prolungamento della popolarità delle maschere grottesche televisive all’interno di un discorso cinematografico più complesso, fatto di umanissimi personaggi borderline come il sublime farabutto ne La lingua del Santo di Mazzacurati o il triste perdente di Giorni e Nuvole di Soldini.

Nonostante la percepibile necessità dell’artista di sentirsi qualcosa di più di un semplice comico da palcoscenico, Albanese ringrazia per il successo ottenuto e per l’affetto dei bolognesi che l’hanno visto correre per diversi anni sulle tavole del Dopolavoro ferroviario a suon di Comic Show e sotto i portici del centro città – Castiglione, Saragozza, Collegio di Spagna – a braccetto con la moglie Maddalena, figlia dell’ex ministro Piero Gnudi, e raramente con il piccolo Leonardo, nato nel marzo 2011, oramai milanese a tutti gli effetti.

La serata del 31 dicembre costa 62 euro in platea, 42 in balconata e offre un brindisi di fine anno offerto dal rinomato pasticciere Gino Fabbri. Il 1 gennaio per la platea sono 35 euro e 25 per la balconata. Per info: 051 37.25.40 info@teatroeuropa.it

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