L'autore del triplice omicidio a Collegno (To) è un rappresentante di commercio senza lavoro da alcuni mesi. L'uomo si è sparato ferendosi gravemente e poche ore dopo è morto. Sua la telefonata ai Carabinieri: "Venite ho ammazzato tutti"
Tragedia familiare a Collegno (Torino), dove un uomo di 56 anni, Daniele Garattini, ha sparato e ucciso la moglie (Letizia Maggio) e la suocera (Daria Maccari), ha ferito in modo grave la figlia e poi si è sparato, togliendosi la vita. Poco dopo è morta anche la ragazza di 21 anni, Giulia Garattini. Sul posto sono intervenuti il 118 e i carabinieri, che indagano sulle cause del dramma. L’uomo è deceduto nell’appartamento in cui si è consumata la tragedia. A dare l’allarme ai carabinieri è stato lo stesso uomo, che prima di spararsi ha aperto la porta di casa per farli entrare. Sul posto è stato trovato anche un coltello insanguinato.
La sparatoria è avvenuta in un appartamento del centro del paese, nella prima cintura di Torino. A far fuoco contro i parenti è stato, secondo le prime informazioni raccolte, un commerciante, che si è poi sparato al petto. Non sono ancora noti, al momento, i motivi della tragedia. “Ho ammazzato tutti, venite“. Sono queste le ultime parole che Daniele Garattini ha pronunciato, in una telefonata ai carabinieri, prima di suicidarsi sparandosi al petto. L’uomo, rappresentante di commercio che da pochi mesi aveva chiuso la sua attività a causa della crisi, si è tolto la vita dopo avere ucciso la moglie, impiegata in una azienda torinese, la suocere e la figlia, studentessa. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore Antonio Rinaudo. Secondo quanto appreso, per togliersi la vita, dopo aver sterminato la famiglia, l’uomo si è sparato al petto e si è poi accoltellato.
“Daniele era una persona mite, provato dalla perdita del lavoro e dalla presenza in casa dell’anziana suocera, che assiste con la moglie. Nulla lasciava presagire una simile tragedia”. E’ sotto choc Gianni Pesce, ex assessore del Comune di Collegno, amico dell’uomo che oggi ha sterminato la famiglia e si è poi suicidato. “Era una persona per bene, un grande lavoratore”, si limita ad aggiungere l’amico che ricorda anche “l’impegno della moglie nel comitato di quartiere”.