Michele Onofri, rappresentante di quartiere del Movimento 5 Stelle, ha scritto una lettera al fondatore chiedendo spiegazioni su alcuni suoi comportamenti. In attesa di una comunicazione, dice continuerà con la sua attività sul territorio
Il Movimento 5 Stelle sotto le Due Torri subisce un altro colpo. Il consigliere del quartiere Navile a Bologna Michele Onofri si dice pronto ad autosospendersi con una lettera indirizzata al leader del Movimento 5 Stelle. Prima però, chiede chiarimenti sul suo comportamento. “Caro Beppe”, scrive nel testo condiviso su Facebook anche dal senatore M5S Lorenzo Battista, “il tuo ruolo è sempre stato quello di megafono dei cittadini per dare voce alle buone idee”. Secondo Onofri, rappresentante da sempre in contrasto con la linea ufficiale e in dissenso con il consigliere comunale Max Bugani, qualcosa è cambiato. “Arrivando in Parlamento, nel bene e nel male, tu hai assunto anche il ruolo di leader politico oltre a quello di megafono, e questo in alcuni casi mi ha messo un po’ in difficoltà nel mio impegno sul territorio. Alcune posizioni controverse espresse sul nostro blog Beppegrillo.it, a volte anche con post non firmati, sono state attribuite a te e di conseguenza a tutti noi che abbiamo messo il cuore e la faccia in questo grande progetto politico, anche quando si trattava di idee e proposte sui quali non eravamo stati mai interpellati e sulle quali non c’era un consenso unanime“.
Nella lettera inviata al leader del Movimento 5 Stelle, Onofri esprime perplessità sulle ultime scelte politiche del gruppo e sulla poca partecipazione dal basso: “E’ normale che in un Movimento così grande ci siano diverse sensibilità, ma in ogni caso di fronte alle persone che mi hanno votato, ai cittadini del mio quartiere e agli attivisti dell’assemblea di Bologna del Movimento Cinque Stelle ho sottoscritto dei principi e degli impegni molto chiari: il Movimento che rappresento con la mia persona riconosce la sovranità delle assemblee locali e dei cittadini liberi che si organizzano sul territorio per il bene comune; “ognuno vale uno” perché tutti hanno diritto di parola, di proposta e di iniziativa; la trasparenza politica, contabile e amministrativa si può e si deve pretendere dalle istituzioni perché noi siamo i primi a praticarla; le competenze, le abilità e le professionalità presenti sul nostro territorio vanno valorizzate dalla buona politica perché fino a ieri sono state mortificate dai vecchi partiti; la rete è un luogo di confronto trasparente dove accrescere le nostre conoscenze e non un luogo dove esercitare un potere, ogni amministratore della cosa pubblica deve rispondere onestamente davanti ad ogni cittadino che gli chieda conto del proprio operato, dentro e fuori dalla rete, perché i cittadini sono i suoi datori di lavoro.
Onofri chiede a Grillo di chiarire alcune delle sue posizioni: “Se qualcuno di questi principi non è più al centro del simbolo di cui sei il legittimo titolare, magari perché superato dagli eventi o perché difficile da applicare al crescere del nostro movimento, io sono pronto sin da subito ad autosospendermi dal mio ruolo di consigliere di quartiere rinunciando all’utilizzo del simbolo, ma comunque ringraziandoti perché mi hai ridato una coscienza civica, e grazie a te oggi sono sicuramente una persona migliore”. In attesa di una comunicazione, l’uomo che si firma “piccolo consigliere di quartiere“, dice continuerà con la sua attività: “Nel frattempo, fino ad una tua eventuale comunicazione, continuerò a incontrare i cittadini del mio quartiere per raccogliere da loro stimoli e proposte, e il dibattito politico nazionale, dentro e fuori dal nostro blog Beppegrillo.it, sara’ discusso con spirito critico e costruttivo come è abitudine del movimento, e non calato dall’alto come fatto compiuto, come è abitudine dei vecchi partiti”.