La classifica della tedesca Tuv è una sorta di pagella per tutti i marchi e i modelli, che vengono valutati prendendo in considerazione la percentuale di vetture con difetti, riscontrati con un campione di 8 milioni di revisioni, che possono avere delle conseguenze sulla sicurezza dei passeggeri e sull’impatto ambientale
Ormai da 40 anni, il report stilato dalla tedesca Tüv sull’affidabilità delle auto è diventato un appuntamento fisso per le case e per gli appassionati. La classifica è una sorta di pagella per tutti i marchi e i modelli, che vengono valutati prendendo in considerazione la percentuale di vetture con difetti, riscontrati con un campione di 8 milioni di revisioni, che possono avere delle conseguenze sulla sicurezza dei passeggeri e sull’impatto ambientale. Dai dati emersi nel Report 2013 passano a pieni voti le tedesche e le giapponesi, mentre vengono bocciate italiane e francesi.
Tüv divide le auto prese in considerazione in cinque categorie: da 2 a 3 anni di età, da 4 a 5 anni, da 6 a 7, da 8 a 9, e da 10 a 11. Ad esempio, tra le più giovani, il primato in affidabilità spetta all’Opel Meriva, che ha una percentuale di auto difettate del 4,2%, seguita da Mazda 2 e Toyota iQ. Tra le italiane male Alfa Romeo 159 e le Fiat Punto, Bravo e Panda, tutte arrivate dal 120esimo posto in giù. La piccola utilitaria del Lingotto, però, è la peggiore. Con il 17,1% di esemplari difettosi, è arrivata 128esima. Ultima in classifica, al 139esimo posto, la Dacia Logan. Andando avanti, nelle categorie tra i 4 e 5, e i 6 e 7 anni di età il dominio è della Toyota Prius. L’ibrida Toyota risulta molto affidabile, e lascia lo scettro solo nelle categorie successive a una tedesca d’eccezione. Tra le auto che hanno tra gli 8 e gli 11 d’età, la più affidabile è la Porsche 911. La sportiva della casa di Stoccarda, in produzione dal 1963, viene seguita nella categoria 8-9 anni da Toyota Corolla Verso e Rav4, e in quella 10-11 anni ancora dalla Toyota Rav4 e dalla Corolla.
Analizzando questi dati, diventa quindi evidente il successo della casa giapponese, che è il primo gruppo al mondo, anche grazie un favorevole rapporto qualità-prezzo, che consente di avere un’auto affidabile da guidare per molti anni, o viceversa di comprare un usato che, sulla carta, ha più garanzie di resistenza. Un discorso che non si può applicare alle italiane, sempre presenti nei bassifondi di questa classifica, senza mai apparire nei primi 10 posti. Nei veicoli con 4 o 5 anni di età, il Fiat Doblò è arrivato terzultimo al 120esimo posto (difettosità 25,3%), e peggio di lui hanno fatto solo Citroën C4 e Dacia Logan. Tra i 6 e i 7 anni, il Doblò arriva penultimo (112esimo) e si fa superare dalla Dacia Logan, ma rimane sopra la Chrysler PT Cruiser, uscita di produzione nel 2010, e che dà problemi al 37,7% degli automobilisti che ancora ne possiedono una. Tra gli 8 e 9 anni entra al fondo della classifica la Fiat Stilo, arrivata penultima appena sopra la Mercedes Classe M, e sotto la Chrysler PT Cruiser. La compatta Fiat (che ha causato perdite per 2,1 miliardi di euro) è arrivata terzultima nella categoria 10-11 anni, seguita Ford Galaxy e, ancora, da Chrysler PT Cruiser. La Stilo, però, non è l’unica italiana tra le auto datate meno affidabili. Nel gruppo 8-9 anni, su 95 auto, le Alfa 147 e 156 sono arrivate 90esima e 91esima, mentre nella categoria 10-11 anni, 69esima e 72esima su 78.