Tutt’altro che positivo il giudizio dei comitati campani sul decreto per la Terra dei Fuochi messo in campo dal governo: “Questo decreto non risolve strutturalmente il problema: gli sversamenti di rifiuti speciali e pericolosi non vengono presi in considerazione, c’è bisogno di estendere il raggio d’azione di questo provvedimento, innanzitutto con la tutela sanitaria che nel decreto non c’è” afferma al fattoquotidiano.it Lucio Iavarone (Coordinamento comitati fuochi) appena uscito dall’audizione in commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Iavarone commenta anche l’invito fatto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di tener alta l’attenzione sulla Terra dei Fuochi: “Solo i comitati hanno tenuta alta l’attenzione. Noi vogliamo trasparenza e la mappatura dei terreni, ad oggi – continua Iavarone – non sappiamo quali sono i terreni inquinati a differenza di quelli che danno i migliori prodotti al mondo”. Angelo Ferrillo, del blog “La terra dei Fuochi“, denuncia: “Il decreto nasce sbagliato, nasce senza la previa e necessaria consultazione dei territori, c’è stata assenza di dialogo. Il rischio che si diventi una nuova Taranto: i problemi strutturali non si risolvono con i decreti legge. Abbiamo avuto solo cinque minuti oggi in commissione, ridicolo, la presa in giro continua e i roghi, purtroppo continueranno” di Manolo Lanaro