Sono state identificate nuove cellule del sistema immunitario che si localizzano nelle metastasi linfonodali per contrastare le cellule tumorali maligne. Queste cellule, denominate slanDc, potrebbero rappresentare una risposta immunitaria nei confronti dei carcinomi. È quanto conclude uno studio condotto dalle università di Verona e Brescia, pubblicato sulla rivista Nature Communications.
La ricerca nasce dalla collaborazione tra l’équipe veronese, coordinata Marco Antonio Cassatella del Dipartimento di patologia e diagnostica, e composta da Alessandra Micheletti, Federica Calzetti, Nicola Tamassia e Claudio Costantini, e quella bresciana, diretta da William Vermi del Dipartimento di medicina molecolare e traslazionale, di cui fanno parte Silvia Lonardi e Mattia Bugatti. Il lavoro è stato finanziato dall’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc).
Le slanDc – spiega una nota dell’ateneo veronese – sono una sottopopolazione di cellule dendritiche mieloidi del sangue identificate pochi anni fa da Knut Schakel dell’università di Heidelberg in Germania. Il loro ruolo nell’ambito della risposta antitumorale non era stato mai suggerito finora, ma analizzando centinaia di campioni clinici i team di Cassatella e Vermi hanno dimostrato che queste cellule si localizzano selettivamente nei linfonodi metastatizzati, per lo più a stretto contatto sia con le cellule tumorali sia con cellule effettrici del sistema immunitario.
Lo studio fornisce, inoltre, evidenze sperimentali secondo cui le slanDc si trovano in tale sede con la funzione di fagocitare le cellule tumorali metastatiche. Il gruppo di ricerca ha dimostrato anche che la popolazione delle slanDc rimane numericamente e funzionalmente intatta, a differenza di quanto succede a carico di altre cellule dendritiche che invece perdono le loro principali funzioni a causa della presenza del tumore.