Alla fiera di Las Vegas presentati strumenti per potenziare e aggiungere funzioni agli smartphone. Si va dagli amplificatori alle custodie naturali in legno, passando per una vasta gamma di smartwatch che strizzano l’occhio ai più “modaioli”
L’ossessione per il mobile non coinvolge soltanto i big dell’informatica. A dare il loro contributo sono anche una miriade di piccoli produttori che cercano fortuna cavalcando il boom dei telefonini intelligenti. Le cronache dal Ces di Las Vegas registrano la presenza di accessori di ogni genere: si va dagli amplificatori con design estremo alle custodie naturali in legno, passando per un esercito di smartwatch che strizzano l’occhio ai più “modaioli”. In alcuni casi, però, gli accessori proposti si pongono ai confini della realtà.
Visione termica – A suscitare molta curiosità tra i visitatori del Ces è stata la custodia prodotta da Flir, società specializzata nella produzione di telecamere termografiche per uso industriale. L’accessorio, compatibile con iPhone, integra una telecamera a infrarossi che consente di rilevare il calore fino a 100 metri e propone sullo schermo dello smartphone una visione in perfetto “stile Predator”. Le applicazioni per l’utilizzatore medio sono piuttosto limitate, a meno che non vogliate spendere 350 dollari per trovare il vostro gatto in una stanza buia. Secondo l’azienda produttrice, però, il vero mercato del Flir One è quello professionale, in cui strumenti del genere vengono usati, per esempio, allo scopo di individuare perdite di acqua dai tubi. La custodia Flir One costa circa un terzo di una telecamera termografica tradizionale e integra una batteria che può essere usata anche per aumentare l’autonomia del telefono.
Una tastiera invertita – Nella categoria “stranezze” rientra certamente TrewGrip, una tastiera per smartphone che, secondo il produttore, permette di raggiungere una velocità di scrittura pari a quella che si avrebbe su una normale tastiera da computer. L’accessorio (piuttosto ingombrante) è pensato per essere retto con entrambe le mani e ha i tasti posizionati nella parte posteriore, mentre la parte visibile integra dei led che si illuminano in corrispondenza delle lettere che vengono digitate. Difficile dire quanto possa essere pratica una soluzione del genere, anche se gli sviluppatori assicurano che per utilizzarlo al meglio sono sufficienti 8- 10 ore di pratica. Per capire un po’ meglio come sia fatto e come funzioni TrewGrip è sufficiente dare un’occhiata al video sotto in cui la tastiera per smartphone viene utilizzata dalla seconda classificata al Cincy Typing Challenge del 2013.
Sensibile alla pressione – Cosa farsene di una custodia sensibile alla pressione delle dita? Canopy l’ha realizzata e basta guardare il video sotto per capire come l’idea sia tutt’altro che assurda. Utilizzare il retro dell’iPhone come touchpad con la custodia Sensus può risultare molto pratico in numerose occasioni, soprattutto quando mettere le dita sullo schermo rappresenta un problema, per esempio nei videogiochi.
Ma anche la possibilità di scorrere le pagine utilizzando la parte laterale della custodia rappresenta una bella comodità. Tra le app disponibili per Sensus, tra l’altro, ce n’è anche una che trasforma l’iPhone in una sorta di bilancia portatile: basta posizionarlo su una superficie piana e appoggiarci sopra l’oggetto che si vuole pesare. Difficile che possa essere la “killer application” per questo oggetto, ma con un prezzo di cento dollari e la compatibilità con iPhone 5, ci si può aspettare che nella prossima estate (data prevista per la commercializzazione) sia in grado di ritagliarsi una bella fetta di estimatori.
Uno smartphone come bodyguard – Quello che non ci si aspetta, è invece che qualcuno abbia pensato di trasformare lo smartphone in uno strumento di autodifesa. A farlo ci ha pensato Yellow Jacket, che al Ces ha presentato la nuova versione della sua custodia “stun gun”.
Si tratta di un modulo aggiuntivo collegato all’iPhone al cui interno si trova una potente batteria che permette, se lo si desidera, di raddoppiare l’autonomia dell’iPhone. La sua funzione primaria, però, è quella di trasmettere una scossa da 950mila volt (la vecchia versione si “limitava” a 650.000 volt) a un eventuale aggressore. Stando a quanto riportato da chi si è sottoposto a un “test comparativo” sul campo, l’aumento del voltaggio è decisamente sensibile e farà la felicità dei paranoici dell’autodifesa che vivono oltreoceano. In Italia, infatti, oggetti come questo sono considerati illegali.