Roma. Interno taxi. Un pomeriggio piovoso di queste vacanze di Natale.
“Ma lei nun è quello de Iene?”.
“Sì, ma non lavoro più a quella trasmissione da quattro anni… forse cinque….”.
“Me pareva! Che sta a fa ‘n servizio?”.
“Come le dicevo non lavoro più…”.
“Troppo forti. Ma voi pure però nun è che potete sempre di’ le cose come stanno…”.
“Come stanno le cose?”.
“Mo je lo spiega un povero tassista romano… qua ce stanno sempre a pijà per culo. Nun ce dicono mai le cose come stanno pe’ davero… Io – ringraziando Dio – so’ uno curioso, me informo, vado su internet… nun poi capi’ le cose che scopri. Perché te lo sai mejo de me che la televisione la comandano i peggio corrotti del Paese. Pe’ fatte n’esempio: lo sapevi che cor guano degli uccelli ce fanno er rimmel? Sì… come se chiama, er mascara pe’ l’occhi. Te rendi conto? Come l’ho scoperto? Su internet! E lo paghi pure! A proposito de soldi: guarda che bordello che ce sta ‘n giro… e poi dicono che c’è la crisi! Ma ‘ndove? E guarda che machinoni! Lo sai quanto costa ‘na macchina come quella? Ottantamila euro! Te rendi conto?! Ma a me nun me fregano. Io m’enformo. Da adesso in poi tutto quello che me serve, zac!, lo trovo su internet. Hanno finito de prendece in giro… voi lo dovreste di’… dovreste di’ le cose come stanno. Io me auguro davvero che il 2014 sia un anno magico… ho pure un oroscopo bono… nun è che ce credo, però d’altra parte il fatto della Luna e le maree è ‘na cosa scientifica. Prova a guarda’ su Wikipedia se nun ce credi…”.
“Ha finito?”.
“Come scusa?”.
“Se ha finito vorrei parlare anche io”.
“Prego”.
“Durante il suo monologo ho controllato sul cellulare. E’ vero: c’è una leggenda metropolitana che dice che all’interno dei cosmetici per occhi è contenuta la guanina. Che nulla ha a che vedere col guano degli uccelli. E’ ‘una base azotata purenica’. Non so cosa voglia dire perché, contrariamente a lei e a una grande fetta di popolazione di questo Paese, non parlo di cose che non conosco. E, mi creda, questa cosa non mi fa sentire meno intelligente. Credo, anzi, che la stupidità sia insita in coloro che vogliono spiegare agli altri come stanno le cose. Ha ragione: la curiosità è grande cosa. Ma è davvero un limite se – visto che naviga così tanto in internet – non le viene voglia di approfondire un minimo quello che legge. Ma, azzardo, lei è uno di quelli che attribuisce la credibilità alla fonte che consulta solo se le dà ragione. Le faccio un esempio: Wikipedia va bene se conferma quello che sostiene lei. Altrimenti è fuffa scritta da chissà chi. Perché cerca, lecitamente, conferme. Lo facciamo tutti. Ma almeno non vogliamo catechizzare gli altri. Lei appartiene a una categoria numerosa. Potrei dire che i tassisti sono come tutti come lei. Non lo farò. Non sarà facile, ma non lo farò. I macchinoni? Vogliamo pronunciare le due paroline magiche? Evasione fiscale. Vogliamo dire che è davvero una piaga? Mi lasci indovinare… ha il bancomat bloccato… ho indovinato? Adesso le dico cosa vorrei io per il 2014: uno Stato laico, razionale e onesto. Troppo, vero? Visto che mi ha elargito così tante verità, vorrei dargliene una gratis anche io: l’oroscopo non ha nulla di scientifico. Ci vuole credere? Lo faccia. Ma lasci stare le maree, per favore”.
“Sono 8,90. Famo 10?”.
“No, famo 8,90. E mi faccia una ricevuta per favore”.
L’auto se ne va. E mi ritrovo ad indovinare l’ultima certezza che da adesso in poi avrà quel tassista: “Lo dicevo io che quelli de la televisione so’ tutti stronzi”.