Nicola Zingaretti deve assumersi la responsabilità politica delle proprie scelte e rassegnare immediatamente le proprie dimissioni. Come denunciato in molte interrogazioni il Movimento 5 Stelle ha sempre ritenuto irresponsabile la scelta del presidentissimo di affidare a Raniero De Filippis, che ha patteggiato per abuso di ufficio e è stato condannato per danno erariale, la direzione regionale Ambiente e a Luca Fegatelli la direzione dell’inutile Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata“. Non usa mezzi termini Silvana Denicolò la capogruppo dei 5 Stelle in Regione Lazio, dopo che i dirigenti in Regione De Filippis e Fegatelli sono stati arrestati per associazione a delinquere. “Risulta chiaro – rimarca la capogruppo – che la giunta Zingaretti ha preferito affidare incarichi di grande responsabilità a personaggi con precedenti penali e coinvolti in situazioni poco trasparenti. Il cerchio si sta stringendo, è ora di mettere la legalità al centro della gestione regionale e di lasciare fuori personaggi come Fegatelli e De Filippis”. I due dirigenti storici della Regione erano stati confermati da Zingaretti, quando fu eletto dopo l’era Polverini. Fegatelli, in particolare, guadagnò le cronache grazie a una sorta di record: ha ricoperto fino a 10 incarichi contemporaneamente.

Anche i sindacati da mesi denunciano la gestione discutibile degli incarichi dirigenziali. “Sicuramente il presidente Zingaretti – dichiara Roberta Bernardeschi, segretaria regionale della Direr, sindacato dei dirigenti regionali – non potrà dire che non sapeva. Sono mesi che segnaliamo l’inopportunità di tali incarichi ma non è successo nulla. Ora Zingaretti dovrà rispondere politicamente del suo immobilismo. Inoltre abbiamo sollecitato in passato le verifiche di legge ai fini dell’applicazione delle normative sull’anticorruzione e ci è stato risposto che gli interessati avevano tutti autocertificato la correttezza delle proprie posizioni. Sono mesi che stiamo chiedendo inutilmente uno scatto di etica nelle scelte degli incarichi dirigenziali e purtroppo, ancora una volta queste situazioni gettano fango e ombre su tutta la classe dirigenziale regionale”.

Domenico Farina, coordinatore Usb pubblico impiego della Regione, rincara la dose: “Credo sia arrivato il momento di un vero e completo rinnovamento nei vertici amministrativi, come vivamente richiesto ormai da oltre quattro legislature, per imprimere all’intera struttura organizzativa della nostra Regione la svolta necessaria al fine di una corretta gestione della cosa pubblica in linea con gli impegni elettorali e le aspettative dei cittadini”.

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