Tremila tirocini, pagati cinquecento euro lordi al mese, per i giovani del Sud Italia. Nel Paese in cui il 90 per cento degli stage nasconde una forma di abuso a danno dello stagista, aveva fatto gola a tanti il progetto Amva-Neet, bandito dal ministero del Lavoro per offrire una possibilità di lavoro ai ragazzi di Campania, Sicilia, Puglia e Calabria non inseriti in nessun percorso formativo e lavorativo. Solo che di punto in bianco la data di scadenza del bando è stata anticipata di un anno. Secondo il bando gli aspiranti tirocinanti avevano tempo fino al 31 dicembre del 2014 per registrarsi sul sito Cliclavoro.gov.it, ed attendere quindi che un’azienda li selezionasse per il tirocinio finanziato dal Ministero. E invece il 30 dicembre scorso, sul portale del ministero compare un avviso: “A causa dell’elevato numero di richieste, tali da esaurire i fondi disponibili, scade il 30 dicembre 2013 (e non il 31 dicembre 2014 come originariamente previsto) l’avviso pubblico per l’attivazione di tirocini in azienda a favore di giovani laureati che non studiano e non lavorano. Le domande pervenute dopo la data di scadenza non saranno prese in considerazione”.
Doccia fredda dunque per gli aspiranti tirocinanti, che hanno avuto soltanto tre mesi di tempo per presentare la propria candidatura, invece dei quindici previsti. Tre mesi maledetti già dal principio, dato che il 25 settembre scorso, ovvero il giorno del lancio del bando, il sito Cliclavoro è crollato: chi voleva iscriversi per candidarsi non riusciva ad inviare curriculum e credenziali. Adesso, dopo che il problema tecnico sembrava risolto, arriva la seconda stangata: selezioni chiuse con un anno d’anticipo, senza alcun preavviso. Logico dunque che gli aspiranti tirocinanti siano andati su tutte le furie. “Questo bando è la fotografia dello Stato italiano, gente incompetente che ricopre ruoli solo x raccomandazioni e non x merito. E hanno eseguito lo stesso modus operandi,lasciando alle aziende ed ai tirocinante la possibilità di mettersi d’accordo” scrive Stefania Capitanio sulla pagina facebook di Cliclavoro.
Gli fa eco un’altra aspirante, Gabriella Vinci “Ho visto annunci di lavoro per questo progetto veramente ridicoli: studi di architettura che cercavano segretarie amministrative con lauree in psicologia… spero che almeno abbiate fatto dei controlli formali sui progetti formativi”. “La verifica amministrativa della documentazione è garanzia di trasparenza e correttezza” replicano subito i gestori del sito, creato nel 2010, quando il ministro della Lavoro era Maurizio Sacconi, che costa al contribuente due milioni di euro l’anno. La giustificazione pubblicata su facebook dai gestori di Cliclavoro, però, non ha soddisfatto l’enorme delusione delle centinaia di aspiranti. “Finalmente si chiude sta schifezza di iniziativa che non ha fatto altro che farci sentire presi per i fondelli che la metà basta. Imprese che si mettono d’accordo con i loro prescelti tirocinanti o che addirittura utilizzano il progetto per pagare chi già lavora al loro interno. E parlo perché so per certo. Non tanto per dire” scrive sempre su facebook Valentina Testaverde.
“Ma se sono finiti i fondi e nessun tirocinio è stato attivato…dove sono i soldini? O meglio chi ha goduto grazie alle difficoltà dei giovani laureati del Sud?” si chiede May Laurenzano. Francesco Piscitelli, un altro tirocinante deluso prova a sorridere amaro: “Poveretti! Non si aspettavano così tante richieste! In fondo qui al Sud tutti i giovani laureati hanno un impiego, perché mai avrebbero dovuto fare domanda? Io pensavo avrebbero risposto in 2-300 persone massimo, non 30mila! Guarda un po’ la vita che ti combina”. Negli ultimi sei mesi dell’anno appena trascorso, in Sicilia, Calabria e Campania i giovani under 35 disoccupati hanno ormai superato quota trenta per cento. Record per le donne: al sud più del 51 per cento non ha un lavoro.
La precisazione di Italia Lavora
In riferimento all’articolo di Giuseppe Pipitone pubblicato oggi sul vostro sito dal titolo “Stage al sud, bandi chiusi con un anno di anticipo. Rabbia su Facebook”, si precisa che il bando del Programma Amva – Giovani laureati Neet in questione pubblicato lo scorso agosto dispone espressamente che “l’avviso resterà aperto fino a esaurimento risorse e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2014″ (art.6). E proprio la variabile dell’”esaurimento risorse” è alla base della comunicazione dello scorso 30 dicembre tanto contestata. Pertanto Italia Lavoro, pur considerando comprensibili le tante recriminazioni espresse su Facebook, richiama tutti, organi di stampa e aspiranti tirocinanti, a una maggiore consapevolezza di quanto previsto nel bando del ProgrammaAmva – Giovani laureati Neet, proprio perché il Bando era stato costruito per evitare tutti i favoritismi che viceversa vengono imputati al progetto. È infatti proprio a garanzia dei giovani che il processo prevede diversi passaggi di verifica, sia amministrativi sia sul territorio. Nello specifico i passaggi si possono così riassumere: 1.Analisi delle domande pervenute presso Italia lavoro in ordine cronologico. 2.Accoppiamento della richiesta e dell’offerta del tirocinio: questo passaggio comporta un notevole impiego di tempo, infatti le richieste dei tirocinanti e delle aziende sono molto spesso inviate in giorni diversi e il processo di verifica si completa solo se e quando sono state inviate entrambe le mail (azienda e candidato). 3.Verifica dell’ammissibilità e della coerenza dei requisiti, talvolta con l’avvio di verifiche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni e controlli su casi che sembrano presentare anomalie (giovani che sembrano essere già occupati, che presentano profili professionali già qualificati per quel tirocinio, o che vorrebbero svolgere tirocini presso aziende in cui hanno già svolto un’attività di lavoro, ecc….). 4.Una volta passati al vaglio vengono contattati sia i tirocinanti sia le aziende, e la pratica passa agli uffici territoriali. 5.Contatto con appuntamento presso il territorio di riferimento, elaborazione e vaglio del progetto formativo. 6. Sottoscrizione della convenzione e avvio del tirocinio. Sono stati avviati a oggi 9 tirocini (in Calabria) ed entro il 31 gennaio ne saranno avviati altri 45. Gli incroci validi pronti a partire sono 98 in Calabria, 76 in Campania, 48 in Puglia, 198 in Sicilia e 54 (tirocini in mobilità) nelle altre regioni. Alla chiusura del Bando nello scorso 30 dicembre 6.630 aziende hanno ricevuto 361.577 candidature da parte di 20.585 cittadini/tirocinanti. Non chiudere il bando, questo sì, sarebbe stata una vera e propria presa in giro delle migliaia di giovani che hanno risposto, alimentando illusioni. Il successo di questo progetto sperimentale sui NEET certamente sarà da guida per i prossimi investimenti molto maggiori della Garanzia Giovani per il 2014 e 2015. Proprio in considerazione del difficile periodo siamo convinti che un’informazione corretta, ancorché forse troppo tecnicistica, sia determinante per offrire un più facile accesso all’occupazione a tutti, senza discriminazioni.
Italia Lavoro
Ringraziamo Italia Lavoro per la gentile precisazione. L’avviso di chiusura dei termini per “esaurimento risorse”, ancorché previsto dal bando, non ha avuto alcuno preavviso: è stato pubblicato il 30 dicembre, senza alcuna anticipazione precedente. Forse anticipare agli utenti nei giorni precedenti che le risorse erano in esaurimento avrebbe smorzato le tante recriminazioni poi espresse su Facebook. E che Il Fatto Quotidiano si è limitato a raccontare. G. P.